martedì 31 luglio 2012

Così parlò Suppiluliuma

La statua di Suppiluliuma
Uno degli ultimi tesori ritrovati negli scavi in Turchia sud orientale è una colossale statua raffigurante un uomo. E' stata anche ritrovata una grande base di colonna semicircolare, riccamente decorata su una facciata. Entrambe i pezzi probabilmente appartengono ad un medesimo complesso monumentale che faceva da ingresso alla cittadella di Kunulua, capitale del regno neo-ittita di Patina (1000-738 a.C.).
I reperti appena ritrovati sono un prodotto locale della tradizione scultorea neottita. Forniscono una visione estremamente vivida del carattere innovativo e della raffinatezza delle culture dell'Età del Ferro che nacquero nel Mediterraneo orientale dopo il crollo delle grandi potenze dell'Età del Bronzo alla fine del I millennio a.C.
La statua doveva essere alta tra i 3,5 ed i 4 metri. Il volto è barbuto, con gli occhi in pietra bianca e nera ben conservati. I capelli sono stati pettinati disponendo dei riccioli allineati. Le braccia sono entrambe decorate con braccialetti a testa di leone. La mano destra della figura sostiene una lancia, nella mano sinistra c'è una spiga. Una lunga iscrizione in geroglifico Luwian, scolpita in altorilievo lungo tutta la schiena, riporta le campagne e le realizzazioni civili e sociali di Suppiluliuma, probabilmente lo stesso sovrano che dovette affrontare un assalto da parte delle truppe del neo-assiro Salmanassar III nell'858 a.C.
Base di colonna dal sud est
della Turchia
La base della colonna, invece, ha circa un metro di altezza e 90 centimetri di diametro ed è stata trovata a terra accanto alla statua. Il lato destro della colonna non è lavorato e, probabilmente, si trovava appoggiata al muro.
Sembra che entrambi i reperti siano stati sepolti ritualmente al di sotto della superficie lastricata del passaggio centrale del complesso di Tayinat. Il complesso era una sorta di accesso cerimoniale monumentale alla cittadella reale. Tayinat, grande tumulo pianeggiante, si trova a 35 chilometri da Antakya (l'antica Antiochia).
Il complesso di Tayinat sembra sia stato distrutto dopo la conquista assira della regione, nel 738 a.C., quando la parte interna fu asfaltata e trasformata nel cortile centrale di un recinto sacro assiro. Gli Assiri ruppero e seppellirono le sculture monumentali, compreso un leone, scoperto lo scorso anno.
Uno dei due leoni, datato a 3000 anni fa, era posto a guardia dell'accesso monumentale alla cittadella ittita di Tayinat. La fiera ha un'altezza di 1,3 metri ed 1,6 metri di larghezza ed appare intatta ed è stata trasportata al Museo Archeologico di Antakya. Un leone molto simile era stato scoperto nel 1930 presso l'ingresso di un tempio assiro ritrovato nello stesso sito.
I leoni ritrovati nel 1930

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