Archeologi al lavoro su uno dei tumuli degli Orazi |
Sta per essere svelata la vera natura dei Tumuli degli Orazi sull'Appia Antica, a Roma. E' stato scoperto l'accesso ai monumenti che la tradizione vuole siano la sepoltura dei fratelli romani che, sotto Tullo Ostilio, nel VII secolo a.C., affrontarono i Curiazi per affermare la supremazia di Roma su Albalonga.
Secondo le prime indagini, si tratterebbe di vere e proprie sepolture, non solamente di cenotafi commemorativi. Allo scavo hanno partecipato due professori dell'Università olandese di Nijmegen, Eric Moormann e Stephan Mols. E' stata riportata alla luce una struttura di notevoli dimensioni in laterizio. Le fondamenta sono di 8 metri per 4. Questa struttura sembra essere connessa al tumulo nord, dove potrebbe trovarsi l'ingresso alla tomba monumentale.
E' stata, poi, confermata la datazione alla seconda metà del I secolo a.C.. Le indagini riprenderanno in autunno e interesseranno la superficie dei tumuli. Un'altra scoperta di rilievo riguarda il muro in tufo di età repubblicana che Piranesi raffigurò già nel '700. Potrebbe essere un vero campo militare connesso al culto dei leggendari fratelli Orazi.
I tumuli sono a forma di cono basso, in terra, e somigliano molto ai tumuli etruschi di Cerveteri. Non sono particolarmente monumentali e non sono arcaici, dal momento che uno ha la cornice di base in travertino e l'altro in peperino, pietre diffuse a Roma a partire dal II-III secolo a.C.. Uno dei tumuli è completamente in terra, l'altro, invece, ha lo scheletro a raggiera in calcestruzzo che permette di contenere meglio la copertura di terra. Generalmente si fanno risalire all'ultimissima fase repubblicana e, secondo una recente ipotesi, furono costruiti o restaurati in età augustea a memoria degli eventi antecedenti la nascita della Repubblica.
Secondo le prime indagini, si tratterebbe di vere e proprie sepolture, non solamente di cenotafi commemorativi. Allo scavo hanno partecipato due professori dell'Università olandese di Nijmegen, Eric Moormann e Stephan Mols. E' stata riportata alla luce una struttura di notevoli dimensioni in laterizio. Le fondamenta sono di 8 metri per 4. Questa struttura sembra essere connessa al tumulo nord, dove potrebbe trovarsi l'ingresso alla tomba monumentale.
E' stata, poi, confermata la datazione alla seconda metà del I secolo a.C.. Le indagini riprenderanno in autunno e interesseranno la superficie dei tumuli. Un'altra scoperta di rilievo riguarda il muro in tufo di età repubblicana che Piranesi raffigurò già nel '700. Potrebbe essere un vero campo militare connesso al culto dei leggendari fratelli Orazi.
I tumuli sono a forma di cono basso, in terra, e somigliano molto ai tumuli etruschi di Cerveteri. Non sono particolarmente monumentali e non sono arcaici, dal momento che uno ha la cornice di base in travertino e l'altro in peperino, pietre diffuse a Roma a partire dal II-III secolo a.C.. Uno dei tumuli è completamente in terra, l'altro, invece, ha lo scheletro a raggiera in calcestruzzo che permette di contenere meglio la copertura di terra. Generalmente si fanno risalire all'ultimissima fase repubblicana e, secondo una recente ipotesi, furono costruiti o restaurati in età augustea a memoria degli eventi antecedenti la nascita della Repubblica.
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