Odeon di Plovdiv |
Gli archeologi che stanno lavorando agli scavi del Foro Romano e dell'odeon della seconda città della Bulgaria, Plovdiv, hanno riportato alla luce una serie di reperti piuttosto interessanti, pertinenti diverse epoche.
L'antico Foro Romano si trova accanto all'attuale Ufficio Postale centrale e risale al II secolo d.C.. Il complesso ha un'estensione di circa 11 ettari ed è, probabilmente, il più grande esempio di foro di epoca romana esistente in Bulgaria. Alcuni archeologi sostengono che vi sono altri reperti in attesa di essere scoperti al di sotto della massiccia gettata di cemento dell'Ufficio Postale.
Nelle vicinanze del Foro Romano, si trova l'odeon, risalente al V secolo d.C., sede del teatro di epoca romana. I lavori di ristrutturazione della piazza dovrebbero iniziare nel 2013 e comprendono, tra l'altro, anche la rimozione di alcuni edifici tra i quali il piccolo centro informazioni posto nelle vicinanze dell'Ufficio Postale.
Sul luogo dove era, un tempo, il foro, ai primi di agosto è stata ritrovata un'iscrizione in greco antico. L'archeologa Elena Kisyakova, responsabile degli scavi, ha affermato che si tratta di un'iscrizione risalente all'imperatore Antonino Pio, che governò tra il 138 e il 161 d.C. e informa che l'edificio al quale era affissa era stato costruito in suo onore. Purtroppo solo una piccola parte dell'iscrizione è arrivata fino a noi.
Tra i ritrovamenti di questi mesi vi sono anche delle monete di III secolo d.C. e del 1359-1389, del sultano Murad. Sono stati anche rintracciati edifici medioevali del X e XII secolo, un periodo poco noto della storia di Plovdiv. Presso il sito in cui sorgeva l'odeon è stata anche ritrovata un'aquila in marmo che si pensa risalire al III secolo d.C.. Quest'aquila era, probabilmente, esposta all'interno di un edificio pubblico assieme a colonne di marmo e altri lussuosi oggetti.
Il sito dell'odeon ha restituito, anche, 300 monete e tessere musive raffiguranti maschere teatrali, oltre a ceramica di epoca romana. Le monete recano le effigi di Geta e Caracalla e sono state coniate nell'antica Sofia e nella Plovdiv romana tra la fine del II e l'inizio del III secolo d.C.. Altri reperti ritrovati sono chiodi, bicchieri, tazze, ciotole, anfore, un tubo in piombo di epoca romana che faceva parte di un sistema fognario e recipienti per bere utilizzati per rituali religiosi.
L'antico Foro Romano si trova accanto all'attuale Ufficio Postale centrale e risale al II secolo d.C.. Il complesso ha un'estensione di circa 11 ettari ed è, probabilmente, il più grande esempio di foro di epoca romana esistente in Bulgaria. Alcuni archeologi sostengono che vi sono altri reperti in attesa di essere scoperti al di sotto della massiccia gettata di cemento dell'Ufficio Postale.
Nelle vicinanze del Foro Romano, si trova l'odeon, risalente al V secolo d.C., sede del teatro di epoca romana. I lavori di ristrutturazione della piazza dovrebbero iniziare nel 2013 e comprendono, tra l'altro, anche la rimozione di alcuni edifici tra i quali il piccolo centro informazioni posto nelle vicinanze dell'Ufficio Postale.
Sul luogo dove era, un tempo, il foro, ai primi di agosto è stata ritrovata un'iscrizione in greco antico. L'archeologa Elena Kisyakova, responsabile degli scavi, ha affermato che si tratta di un'iscrizione risalente all'imperatore Antonino Pio, che governò tra il 138 e il 161 d.C. e informa che l'edificio al quale era affissa era stato costruito in suo onore. Purtroppo solo una piccola parte dell'iscrizione è arrivata fino a noi.
Scavi del Foro Romano di Plovdiv |
Il sito dell'odeon ha restituito, anche, 300 monete e tessere musive raffiguranti maschere teatrali, oltre a ceramica di epoca romana. Le monete recano le effigi di Geta e Caracalla e sono state coniate nell'antica Sofia e nella Plovdiv romana tra la fine del II e l'inizio del III secolo d.C.. Altri reperti ritrovati sono chiodi, bicchieri, tazze, ciotole, anfore, un tubo in piombo di epoca romana che faceva parte di un sistema fognario e recipienti per bere utilizzati per rituali religiosi.
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