Tratto dell'acquedotto scoperto sotto la ex Rinascente |
Resti dell'acquedotto Vergine, uno dei principali acquedotti dell'antica Roma, sono stati scoperti sotto l'edificio della ex Rinascente a Roma, in via del Corso.
Gli archeologi si sono imbattuti nell'antico tracciato dell'acquedotto sotto l'incrocio di via del Tritone quando sono iniziati gli scavi per l'ampliamento del locale ex Rinascente, destinato alla vendita al dettaglio. Ora si pensa di mettere in sicurezza quanto è stato ritrovato per consentirne la visibilità ai cittadini come è stato per altri ritrovamenti archeologici nella Capitale.
L'acquedotto Vergine è uno degli acquedotti più noti di Roma, la sua acqua era considerata dagli antichi tra le migliori in assoluto. Il nome venne dato all'acqua da Marco Vipsanio Agrippa, generale e genero di Ottaviano Augusto. Fu proprio Agrippa ad impegnarsi nella costruzione dell'acquedotto (19 a.C.).
Nel 1453 papa Niccolò V rinnovò ed ampliò l'Aqua Virgo per fornire più acqua alla città di Roma durante il Rinascimento.
Gli archeologi si sono imbattuti nell'antico tracciato dell'acquedotto sotto l'incrocio di via del Tritone quando sono iniziati gli scavi per l'ampliamento del locale ex Rinascente, destinato alla vendita al dettaglio. Ora si pensa di mettere in sicurezza quanto è stato ritrovato per consentirne la visibilità ai cittadini come è stato per altri ritrovamenti archeologici nella Capitale.
L'acquedotto Vergine è uno degli acquedotti più noti di Roma, la sua acqua era considerata dagli antichi tra le migliori in assoluto. Il nome venne dato all'acqua da Marco Vipsanio Agrippa, generale e genero di Ottaviano Augusto. Fu proprio Agrippa ad impegnarsi nella costruzione dell'acquedotto (19 a.C.).
Nel 1453 papa Niccolò V rinnovò ed ampliò l'Aqua Virgo per fornire più acqua alla città di Roma durante il Rinascimento.
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