domenica 9 settembre 2012

L'ossidiana che veniva da lontano...

Gli scavi di Tell Mozan, in Siria
Un archeologo dell'Università di Sheffield ha rivelato l'origine e le rotte degli strumenti di ossidiana che si sono trovati in Siria e che risalgono a 4200 anni fa.
L'ossidiana è chiamata anche vetro vulcanico ed è una pietra liscia, dura e molto più affilata del bisturi chirurgico. Era, in antico, un materiale molto ambito e strumenti di ossidiana continuarono ad essere utilizzati in tutto il Medio Oriente antico per millenni, anche dopo l'introduzione dei metalli. Lame di ossidiana sono ancora oggi utilizzate come bisturi nelle procedure mediche specialistiche.
In una collaborazione interdisciplinare di studiosi di scienze sociali e della terra, si sono studiati gli strumenti in ossidiana ritrovati in Siria, vicino al confine con la Turchia e l'Iraq. Gli studiosi hanno scoperto le origini di questi strumenti e il percorso fatto durante l'Età del Bronzo. La maggior parte dell'ossidiana di Tell Mozan e dei vicini sgiti archeoloici, origina da vulcani situati a 200 chilometri di distanza, nell'attuale Turchia orientale. Gli studiosi hanno scoperto, però, anche una serie di manufatti in ossidiana che proveniva da un vulcano della Turchia centrale. I reperti sono stati ritrovati nel cortile di un palazzo reale, lasciati qui durante il dominio dell'impero Accadico, che invase la Siria durante l'Età del Bronzo.
L'origine dell'ossidiana è come una sorta di impronta digitale per ricostruire le rotte, che in passato, attraversavano il Medio e Vicino Oriente e il Mediterraneo.

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