La brocchetta di vetro rinvenuta "in diretta" a Monte Pucci, Puglia |
Nell'effettuare lavori di pulizia del sito, a causa del crollo di un ipogeo, sono state ritrovate, del tutto casualmente, delle tombe sfuggite al saccheggio perpetrato negli anni '30 e '40, quando si faceva un gran parlare del tesoro del Monte Pucci. Un'intera squadra, composta dall'archeologo Francesco Colletta e dai restauratori, ha riportato alla luce oggetti estremamente preziosi dal punto di vista storico, che potrebbero influire sulle date stabilite dagli storici per l'insediamento in questione. I ritrovamenti sembrano, infatti, risalire ad un periodo compreso tra il III ed il IV secolo d.C., se non, addirittura, ai primi secoli avanti Cristo.
Tra i reperti recuperate vi è una brocchetta in vetro miracolosamente intatta, che porterebbe a pensare a defunti dallo status sociale piuttosto elevato. I contenitori in vetro, infatti, potrebbero essere stati utilizzati per profumi o essenze particolari. Ugualmente intatti sono stati ritrovati braccialetti, monili in osso, legno e bronzo, collane, orecchini e lucerne.
Monte Pucci (un tempo Monte Porcio) si innalza quasi a picco sul mare ed è una collina tufacea. Qui sono state rinvenute, già in passato, necropoli paleocristiane, riconosciute come tali grazie alla presenza di simboli prettamente cristiani quali il pesce, il gallo, il monogramma costantiniano. La necropoli paleocristiana conta circa un migliaio di deposizioni organizzate in 26 ipogei, composti da intricate gallerie che portano ad ambienti più vasti deputati al culto degli stessi defunti. Ed è la presenza di questi ultimi ambienti ad essere altrettanto eccezionale quanto i ritrovamenti effettuati di recente. Si tratta, infatti, del primo ritrovamento, nel Gargano, di locali adibiti esclusivamente al culto dei defunti. Il loculo predominante è quello rettangolare, ricavato dalla parete tufacea, ma sono stati ritrovati anche loculi al di sotto dei pavimenti ed altri completi di arcosolio e baldacchino. Il complesso sembra risalire al IV-VII secolo d.C., alcuni degli ipogei sono ancora interrati o seminterrati.
Gli scavi sul Monte Pucci sono iniziati nel 1955 e si sono protratti fino al 1962, con il contributo del CNR, dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Padova.
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