martedì 27 novembre 2012

Riaperta la sepoltura di Giovanni dalle Bande Nere

La sepoltura di Giovanni dalle Bande Nere e di sua moglie
Nuove indagini sulle ossa di un nobile e brutale guerriero rinascimentale dimostrerebbero che l'uomo non è esattamente morto come gli storici hanno sempre pensato finora.
Alcuni ricercatori italiani hanno aperto la tomba di Giovanni dalle Bande Nere per indagare quale sia stata la vera causa della sua morte. Giovanni era nato nel 1498 dalla ricca e influente famiglia dei Medici, che diede al mondo papi e regine. Lavorò come capitano di ventura per papa Leone X (uno dei papi della famiglia Medici) e combatté in moltissime battaglie. Quando Leone X morì, nel 1521, Giovanni, in segno di lutto, mise delle bande nere sulla sua uniforme e da queste bande prese il soprannome.
Giovanni venne ferito in battaglia nel 1526. Una delle gambe gli venne amputata e morì a pochi giorni dal suo ferimento a causa di un'infezione. La nuova inchiesta ha rivelato che non gli fu tagliata tutta la gamba, ma solo il piede.
La tomba di Giovanni dalle Bande Nere è stata aperta ben cinque volte. Le sue ossa giacciono nella sepoltura insieme con quelle della moglie, Maria Salviati, in due scatole di zinco nella cripta delle Cappelle Medicee di Firenze. La tibia, il perone e le ossa della gamba dell'uomo sono stati ritrovati segati e sono stati riscontrati danni al femore.
Studi preliminari suggeriscono che Giovanni dalle Bande Nere fosse alto 178 centimetri. Accanto alle sepolture è stato ritrovato anche un contenitore in vetro recante, al suo interno, quella che sembra essere della carta scritta arrotolata. Questo contenitore non risulta menzionato nei rapporti delle indagini precedenti effettuate nella cripta.

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