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Scheletri delle sepolture di Man Bac |
La compassione nell'antichità. Anche gli uomini preistorici avevano il senso di quello che noi consideriamo un modernissimo sentimento. E' questo il senso della scoperta effettuata da
Lorna Tilley e
Marc Oxenham della
Australian National University di Canberra.
Queste rivelazioni sono generate dalla scoperta del corpo di un
giovane uomo, molto malato, vissuto
4000 anni fa in quello che oggi è il
nord del Vietnam. Il giovane venne sepolto, come altri della sua cultura, in un luogo chiamato
Man Bac. Quando gli archeologi hanno esaminato i resti del giovane, nel 2007, hanno scoperto che aveva le
vertebre fuse, le
ossa deboli e che, quando era in vita, doveva essere
semiparalizzato dalla vita in giù a causa di una malattia congenita, la
sindrome di Klippel-Feil. Il giovane non poteva utilizzare più le braccia e non poteva alimentarsi da solo, ma riuscì a sopravvivere per diversi anni. Evidentemente, hanno concluso gli archeologi, le persone della sua comunità, che viveva di pesca, caccia e di allevamento di maiali, lo hanno curato ed accudito in ogni suo bisogno.
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Il giovane sepolto in posizione fetale a Man Bac |
Sono diversi i casi, nel mondo, di scheletri di uomini e donne preistorici che hanno sofferto di varie e invalidanti patologie, riuscendo, però, a sopravvivere per un congruo lasso di tempo grazie al sostegno e alla presenza della comunità alla quale appartenevano. Tra questi un
neanderthaliano -
Shanidar 1 - ritrovato in
Iraq, risalente a
45.000 anni fa, che morì all'età di 50 anni, con un
braccio amputato e la perdita di un occhio. Un altro reperto umano, ritrovato in
Florida e risalente a
7500 anni fa, aveva una
grave malformazione congenita della colonna vertebrale (
spina bifida) e, malgrado questo, è riuscito a sopravvivere per 15 anni. Un altro caso, quello di un adolescente chiamato
Romito 2 e rinvenuto in
Italia nel
1980, risalente a 10.000 anni fa, mostrava segni di un
grave nanismo. La comunità alla quale apparteneva, una comunità nomade di cacciatori e raccoglitori, hanno sopperito alle sue necessità dal momento che il giovane non poteva correre e partecipare alla caccia come tutti gli altri componenti maschi della comunità.
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