La città di
Pergamo era ritenuta, in passato, l'Atene dell'Asia. La sua fondazione venne, in epoca antica, attribuita a
Telefo, figlio di
Eracle. Pergamo, nel tempo, divenne una roccaforte di un piccolo satrapo al servizio del
Gran Re (VI-V secolo a.C.) e poi in una città di conquista per i
Diadochi, i generali che ereditarono il mondo conquistato da
Alessandro Magno.
Uno di questi Diadochi,
Filetero (343-263 a.C.), alleato di
Seleuco I Nicatore, si era impossessato di un tesoro di
200 tonnellate d'argento che gli servirono per cominciare a costruire le fondamenta del suo principato. Il successore di
Filetero fu
Eumene I che staccò Pergamo dai
Seleucidi e tenne a bada i
Galati. Fu con
Euemene che Pergamo cominciò a
battere moneta con l'immagine di Filetero.
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Pergamo, il teatro |
Il primo dei signori di Pergamo che assunse il titolo di re fu
Attalo I (269-197 a.C.) che si alleò con i romani e continuò a combattere i Galati ed i Seleucidi. Il suo primogenito,
Eumene II (221-159 a.C.), estese il regno di Pergamo dalle coste dei Dardanelli fino al cuore dell'Anatolia ed ai confini di Efeso. Fu questo il periodo di massima prosperità per il regno di Pergamo ed in questo arco di tempo venne edificato il famosissimo
altare di Zeus e Atena e il
più grande ginnasio del mondo greco.
Ad
Eumene II successe
Attalo II (220-138 a.C.), il quale si alleò con i Romani nella conquista della penisola greca.
Attalo III, figlio di
Eumene II, fu prevalentemente uno studioso poco interessato agli intrighi di corte e ai problemi di politica internazionale. Morendo lasciò Pergamo in eredità ai Romani, i quali annetterono la città alla provincia d'Asia creata nel 129 a.C.
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L'altare di Pergamo ricostruito al Museo di Berlino |
La
biblioteca di Pergamo conteneva più di
200.000 volumi, alcuni dei quali contenevano, in termini dettagliatissimi, la storia della città. Era la
seconda biblioteca del Mediterraneo dopo quella di Alessandria e, all'ingresso, mostrava una c
opia in scala ridotta dell'Atena Parthenos di
Fidia, posta sull'Acropoli. Dopo l'incendio della biblioteca di Alessandria, nel 47 a.C., durante lotte feroci che insanguinarono l'antica repubblica di Roma, la biblioteca degli Attalidi fu acquistata da
Marco Antonio, che la donò a
Cleopatra.
All'epoca di Roma, Pergamo era una città di
160.000 abitanti. Possedeva un acropoli, un teatro - costruito su un pendio notevolmente inclinato - un
tempio dedicato a Dioniso. Vi si trovava un
tempio dedicato a Traiano e, ad est della cavea del teatro, il
santuario di Atena Nikephoros, circondato da un cortile porticato che conteneva ex voto. Sul lato nord del cortile vi era la sede della grande biblioteca.
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Pergamo, tempio di Traiano |
Eumene II aveva progettato il grande altare ellenistico di
Zeus e
Atena Nikephoroi, aperto verso i pendii occidentali dell'acropoli al pari del teatro. Il tempio era a pianta quasi quadrata ed era costituito da un grande podio fiancheggiato da due avancorpi accessibili da una scalinata monumentale dell'ampiezza di una ventina di metri. La costruzione ospitava un
fregio colossale che si sviluppava per più di 110 metri. Le
lastre di cui era composto il fregio erano
alte circa 2,30 metri, su di esse era rappresentata la
sconfitta dei Giganti ribellatasi agli dèi dell'Olimpo. L'altare fu quasi del tutto completato
tra il 166 e il 156 a.C.. Le sculture portavano le firme di diversi artisti: Dionisiade, Menecrate, Melanippo, Oreste, Teorreto e Taurisco. Sulla parete di fondo si trovava un fregio che stabiliva il legame di discendenza tra Eracle e gli Attalidi.
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Pergamo, Asclepion |
Sul ciglio orientale dell'acropoli di Pergamo si trovavano le
dimore degli Attalidi. La città media si estendeva ai piedi dell'acropoli e si concentrava attorno ad un'agorà costruita su una terrazza nella roccia. Nella città media si trovavano botteghe, magazzini, abitazioni privati e ben tre ginnasi. Vi erano, poi, i
santuari di Era e Demetra.
Durante il regno di
Adriano (117-138 d.C.) venne edificato un grande
tempio dedicato ad Esculapio, raggiungibile attraverso un'imponente
via Sacra coperta, che sboccava nei Propilei, un piccolo cortile porticato. Un altro santuario importante, chiamato la "
Corte Rossa" per le murature in mattoni, era dedicato ad alcune divinità egizie, tra cui
Iside e
Serapide.
Pergamo poteva usufruire di
acqua corrente di livello in livello, grazie a sistemi idraulici che permettevano di captare l'acqua da sorgenti poste a quasi 2000 metri di altitudine e 80 chilometri di distanza dalla città.
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Pergamo, agorà |
I primi scavi della città furono condotti
tra il 1876 e il 1878 dall'archeologo
Alexandre Conze e permisero di recuperare alcune lastre dell'altare di
Zeus e
Atena ed anche la scoperta del tempio di
Atena Nikephoros, dei palazzi degli Attalidi, del tempio di Traiano, del teatro e del tempio di Dioniso.
Gli scavi ripresero dopo la fine della prima guerra mondiale e permisero il recupero della "Corte Rossa" e di un
Heroon all'inizio della via Sacra coperta che portava al santuario di Asclepio.
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