sabato 23 febbraio 2013

Eros e l'Ippocampo, mosaico unico ritrovato in Turchia

Il mosaico con Eros su Ippocampo ritrovato a Yumurtalik
In Turchia, a Yumurtalik, vicino ad Adana ed a poca distanza dal confine con la Siria, è stato ritrovato un mosaico con la rappresentazione di Eros su un cavalluccio marino mentre pesca. E' l'unica raffigurazione del genere al mondo.
Il mosaico è in marmo, vetro e pietra e si pensa risalga al tardo periodo romano o bizantino. La Direzione del Museo di Adana a avviato gli scavi archeologici qualche tempo fa. Una settimana fa la scoperta di una villa, proprietà di un ufficiale di grado elevato e, in una parte dell'abitazione, ora è stato scoperto il mosaico ed altre raffigurazioni che vedono Eros sia raffigurato come un giovane che come un vecchio, raffigurazioni che si pensa siano uniche al mondo.

5 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Potrebbero rappresentare l' individuo che dominava i cosiddetti "mari" come Poseidone,
Enki-Ea oppure Osiride.
La raffigurazione mitica di colui che
"ritornava nell' oceano oscuro", ovvero sotto
la linea del campo stellare nel cielo

Em Hotep ha detto...

Osiride, però, mi sembra improbabile. Per quanto il sincretismo religioso tra i miti greci e quelli egizi fosse - all'epoca in cui fu composto questo mosaico - cosa di tutti i giorni, penso che il "livido" Osiride avesse caratteristiche diverse, più sepolcrali, più mortuarie. In questo Eros, invece, vedo il trionfo, l'esplosione della vita. Bisognerebbe andare a fondo nell'indagare la simbologia sottesa a queste figure semidivine che, nel tempo, hanno acquisito anche e soprattutto valenza di metafora...

Lapenna Daniele ha detto...

Però io pongo dubbi sull' identificazione delle figure.
Tenendo conto, ad esempio, che le storie del diluvio di ogni civiltà
sono simili e quasi sovrapponibili una all' altra,
mi fa pensare che ci sia un punto di origine comune, identico,
dal quale partono i rami che si diramano trasformando
il "fatto originale". Quindi i personaggi si modificano
e sembrano avere più differenze con gli originali o "i più vecchi".
Leggendo l' Iliade, ad esempio, e facendo finta che gli dèi non
fossero esseri umani, sorgono molti dubbi.

Io sostengo la teoria del defunto Giorgio de Santillana,
per la quale i miti, le storie tramandate, nascondono un significato
importante, non si sa quale, però lo nascondono.
Le storie tramandate sono il mezzo ideale per trasportarle da un' epoca
all' altra senza che venissero modificate, e quindi, perse.

Em Hotep ha detto...

Forse i miti contengono e conservano ricordi di eventi drammatici che hanno investito l'umanità. Il diluvio ne è un esempio, in quanto tracce di un'indonazione o di uno tsunami o di piogge torrenziali si conservano nella memoria storica e mitologica di diverse civiltà. Non solo: tracce di un'importante inondazione che ha colpito la Mesopotamia sono state ritrovate negli scavi di qualche decina di anni fa. L'elaborazione dell'evento, poi, può essere diversa a seconda dell'incidenza di quel fenomeno sulla società.
Molti altri miti sono il relitto di antichi insegnamenti che hanno potuto sopravvivere ed essere tramandati proprio perchè "custoditi" nel racconto mitologico, il quale li ha veicolati alle generazioni future creando un substrato di valori e di morale comune. E questi miti, intatti, sono arrivati fino a noi che abbiamo dovuto imparare a decriptarli. Molti studiosi di psicologia ma anche di storia e di filosofia si sono cimentati - e con notevoli risultati! - in quest'interessante esercizio... In fondo i miti sono come una sorta di navicelle intratemporali.... :-)

Lapenna Daniele ha detto...

E per quello che sono racconti da continuare a tramandare.
Sì, io penso che ci sono in mezzo sia eventi realmente accaduti,
ma anche i miti che invece non debbono esser tradotti alla lettera.
Con i millenni l' uomo ha preso tutto e creato un unico mito,
trasformando i fatti reali e quelli "criptati" come un unico racconto reale
( sì, ma solo per la società che crede in quel mito ).
Forse forse, se rimarrà per sempre il mistero, i miti non perderanno
mai il loro fascino.
Meglio rimangano "incriptati", così almeno non si spezzerà la loro magia

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