Parte della necropoli di Paru |
Un gruppo di archeologi, guidati dal professor Florin Drasovean, ha fatto una scoperta eccezionale lungo la sezione autostradale Lugoj-Deva, in Romania. Si tratta di 50 tombe, scoperte nel villaggio di Paru, che rappresentano la più grande necropoli dell'Età del Bronzo scoperta finora in Romania.
Sono state riportate alla luce ceramiche e pietre utilizzate nei rituali funerari e centinaia di case risalenti al XIII secolo a.C.. Inoltre sono stati scoperti oltre sei siti risalenti non solo all'Età del Bronzo, ma anche all'epoca romana e medioevale lungo il segmento autostradale Belint- Traian Vuia.
Gli specialisti del museo di Banat stanno già studiando i pezzi finora scoperti, in attesa di pubblicare delle monografie di ciascuno. Il sito di Paru è il villaggio più importante dei siti finora scoperti. Le tombe, in particolare, gettano nuova luce sui rituali funerari dell'Età del Bronzo della regione. I morti, si è scoperto, sono stati disposti su una pira, dove sono stati bruciati anche gli elementi del corredo funebre. Il banchetto funebre era allestito su un tavolo-altare in argilla. La datazione al carbonio radioattivo ha collocato la necropoli ad un periodo compreso tra il 1300 e il 1200 a.C.
Finora non è ancora stato stabilito se sarà possibile, per i turisti, visitare questo sito, ma è certo che emergeranno altre importanti testimonianze del passato.
Sono state riportate alla luce ceramiche e pietre utilizzate nei rituali funerari e centinaia di case risalenti al XIII secolo a.C.. Inoltre sono stati scoperti oltre sei siti risalenti non solo all'Età del Bronzo, ma anche all'epoca romana e medioevale lungo il segmento autostradale Belint- Traian Vuia.
Gli specialisti del museo di Banat stanno già studiando i pezzi finora scoperti, in attesa di pubblicare delle monografie di ciascuno. Il sito di Paru è il villaggio più importante dei siti finora scoperti. Le tombe, in particolare, gettano nuova luce sui rituali funerari dell'Età del Bronzo della regione. I morti, si è scoperto, sono stati disposti su una pira, dove sono stati bruciati anche gli elementi del corredo funebre. Il banchetto funebre era allestito su un tavolo-altare in argilla. La datazione al carbonio radioattivo ha collocato la necropoli ad un periodo compreso tra il 1300 e il 1200 a.C.
Finora non è ancora stato stabilito se sarà possibile, per i turisti, visitare questo sito, ma è certo che emergeranno altre importanti testimonianze del passato.
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