Homo Neanderthalensis |
Forse sono stati trovati, nel nord Italia, i resti scheletrici di un ibrido tra l'Homo Sapiens e l'uomo di Neanderthal, vissuto tra i 30.000 e i 40.000 anni fa. Se le analisi in corso dimostreranno che si tratta realmente di un incrocio tra le due razze umane, si tratterebbe della prova certa che le due specie si sono realmente incrociate.
Lo studio si incentra sulla mascella di un individuo, ritrovata in una caverna dei Monti Lessini, chiamata Riparo Mezzena. All'epoca a cui apparterrebbero i resti, sia i neanderthaliani che gli umani moderni abitavano la regione. La morfologia della mandibola ha incuriosito gli studiosi, dal momento che presenta caratteristiche simili ad ambedue le specie. I neanderthaliani avevano la mascella inferiore piuttosto sfuggente, quasi priva del mento, al contrario degli umani moderni.
Ad effettuare le analisi è l'antropologa Silvana Condemi, direttore della ricerca del CNRS dell'Università di Marsiglia. Con i suoi colleghi la dottoressa Condemi ha analizzato il Dna e le ricostruzioni in 3D del reperto e dell'individuo al quale apparteneva e poi hanno confrontato i risultati con le caratteristiche dell'Homo Sapiens. L'analisi genetica ha dimostrato che il Dna mitocondriale dell'individuo al quale apparteneva la mascella è neanderthaliano (il Dna mitocondriale è trasmesso dalla madre al figlio). I ricercatori hanno, pertanto, concluso che una femmina di Neanderthal si sia unita ad un Homo Sapiens maschio.
"La mandibola ritrovata supporta la teoria di un lento processo di sostituzione dei Neanderthal da parte delle popolazioni umani moderne, mentre altre prove supportano la difesa dell'identità culturale da parte dei Neanderthal", ha commentato la dottoressa Condemi.
Reperti fossili indicano che esseri umani moderni vivevano in grotte nel sud dell'Italia già 45.000 anni fa. Gli umani moderni ed i neanderthaliani hanno, quindi, convissuto nelle stesse regioni per migliaia di anni. I nuovi umani, però, non sono stati molto ben accolti. I neanderthaliani finirono per estinguersi tra i 35.000 e i 30.000 anni fa.
Lo studio si incentra sulla mascella di un individuo, ritrovata in una caverna dei Monti Lessini, chiamata Riparo Mezzena. All'epoca a cui apparterrebbero i resti, sia i neanderthaliani che gli umani moderni abitavano la regione. La morfologia della mandibola ha incuriosito gli studiosi, dal momento che presenta caratteristiche simili ad ambedue le specie. I neanderthaliani avevano la mascella inferiore piuttosto sfuggente, quasi priva del mento, al contrario degli umani moderni.
Homo Sapiens |
"La mandibola ritrovata supporta la teoria di un lento processo di sostituzione dei Neanderthal da parte delle popolazioni umani moderne, mentre altre prove supportano la difesa dell'identità culturale da parte dei Neanderthal", ha commentato la dottoressa Condemi.
Reperti fossili indicano che esseri umani moderni vivevano in grotte nel sud dell'Italia già 45.000 anni fa. Gli umani moderni ed i neanderthaliani hanno, quindi, convissuto nelle stesse regioni per migliaia di anni. I nuovi umani, però, non sono stati molto ben accolti. I neanderthaliani finirono per estinguersi tra i 35.000 e i 30.000 anni fa.
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