martedì 2 aprile 2013

Il Leone e il recinto funerario di Anfipoli

Il Leone di Anfipoli
Il Leone di Anfipoli è senza dubbio uno dei monumenti più significativi e meglio conservati del IV secolo a.C., un simbolo dell'antica Macedonia. Ora il Leone è stato restaurato e si trova accanto al vecchio ponte sul fiume Strymonas, sulla strada regionale Amphipolis-Serraiki Akti.
Lo scavo accanto al tumulo del quale il leone faceva parte, ha riportato alla luce un recinto funerario unico nel suo genere, databile anch'esso al IV secolo a.C., con basi in marmo, stipiti e parti di altre sovrastrutture, la cui altezza è di 3 metri per una lunghezza di circa 497, dei quali, finora, sono stati scavati 300 metri.
L'architettura del recinto funebre e la qualità del marmo fanno pensare che ci siano da scoprire ancora delle sepolture importanti. La tomba di Kasta ad Anfipoli e il monumento del Leone hanno caratteristiche comparabili, oltre che identica data di costruzione. I frammenti della lavorazione del marmo, trovati accanto alla lapide in cima alla collina Kasta, fanno pensare che il monumento fosse ben più grande e che il Leone era, in realtà, posto alla sua base. Gran parte del recinto è stato demolito in epoca romana.
L'archeologa Katerina Peristeri e l'architetto Lefantzis Michalis hanno condotto uno studio per individuare le parti architettoniche andate perdute. La loro indagine li ha portati nella zona del monumento di Anfipoli, dove sono emersi i rilievi architettonici in marmo del recinto funerario, sia sparsi, sia murati alla base del Leone. Questa indagine ha dimostrato la stretta relazione tra il recinto funerario di Kasta e il Leone di Anfipoli, gettando nuova luce sulla storia del territorio prima dell'erezione del monumento.
Secondo il professor Arvanitopoulos il Leone di Anfipoli fu eretto da Agnon, secondo i consigli del suo amico Pericle, e fu dedicato ai 10.000 uomini uccisi nella battaglia di Draviskos. Secondo Lazaridis, invece, il monumento fu edificato, per onorare Alessandro Magno, da Leosthenes da Mitilene.
Scavi di Anfipoli
Durante il periodo a cui risale il recinto funerario, vale a dire dopo la morte di Alessandro Magno, grandi eventi storici hanno interessato la città di Anfipoli. Generali e luogotenenti di Alessandro Magno sono stati associati con la regione. Qui fu esiliato e poi ucciso Cassandro, nel 311 a.C.
Il Leone di Anfipoli è alto 5,30 metri e la sua esistenza è stata registrata, per la prima volta, nel 1912. Nel 1916 alcuni soldati britannici che stavano costruendo fortificazioni accanto al ponte di Anfipoli, trovarono le parti in marmo del Leone e cercarono di trasportarle a riva per contrabbandarle in Inghilterra.
Il materiale costituente la base del Leone fu riutilizzato per una diga fin dall'epoca romana ed è questo materiale ad essere stato ritrovato dai soldati britannici. Gli storici pensano che il volto del Leone fosse un simbolo sacro per i Macedoni. Guardava verso la città, esprimendone, in tal modo l'importanza e la gloria. Una leggenda vuole che il suo sconosciuto scultore, dopo aver ultimato l'opera, notò che il felino aveva perso la lingua. Per questo motivo, disperato, lo aveva gettato nel fiume Strymonas, in modo che nessuno lo potesse più vedere.

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