sabato 14 settembre 2013

Scoperte nella terra di Elena

Scavo di Aghios Vassilios a Xirokambi, in Laconia
La Laconia era considerata, fino a qualche tempo fa, un luogo tutto sommato poco interessante dal punto di vista archeologico, anche se vi sorgeva un palazzo dove aveva vissuto la bella Elena, causa della guerra di Troia. Nonostante questo, però, gli archeologi si sono sempre interrogati sulla politica e sull'organizzazione amministrativa della Laconia durante il periodo miceneo.
Risposte a queste domande hanno cominciato a venir fuori dagli scavi nel 2008, quando sono venute alla luce delle tavolette d'argilla inscritte in Lineare B nel sito archeologico di Aghios Vassilios, vicino Xirokambi. Si suppone la presenza, in questa località, di una sorta di archivio che potrebbe testimoniare la presenza di un centro amministrativo piuttosto importante. I testi in Lineare B si riferiscono a due importanti produzioni locali: il profumo e i tessuti. Entrambe le attività erano svolte all'interno dei palazzi della Laconia e venivano controllate dalle autorità locali. Si sono anche ritrovati un gran numero di manufatti, tra i quali la doppia ascia, un oggetto dalla forte connotazione simbolica.
Sia i dati raccolti dagli scavi che quelli ricavati dallo studio delle tavolette in Lineare B hanno restituito l'immagine, risalente al periodo miceneo, di una burocrazia locale potente e farraginosa. Queste scoperte hanno indotto a promuovere il programma archeologico intrapreso ad Aghios Vassilios per l'esplorazione sistematica del sito.
Proprio le indagini sistematiche avviate dal progetto hanno condotto, nel 2010, ad esplorare una collina non lontana dal sito archeologico miceneo, dove si trova la chiesa post bizantina di Aghios Vassilios. L'insediamento miceneo copre le colline della pianura di Sparta a sud della città di Xirokambi. La fase costruttiva principale, che riguarda tre palazzi micenei ancora in corso di scavo, risale al XIV secolo a.C.. Uno degli edifici indagati aveva, probabilmente, carattere sociale e religioso. Vi sono stati ritrovati resti di una sala per banchetti, statuette, sigilli in pietra ed in argilla, vasi in bronzo e 21 spade dello stesso materiale. I numerosi frammenti di pitture murali mostrano che gli edifici di Aghios Vassilios avevano le pareti dipinte come quelle dei centri micenei della Grecia continentale e del Mar Egeo. Alla fine del XIV secolo scoppiò un grande incendio che distrusse tutti gli edifici che, comunque, furono in seguito ricostruiti nella medesima posizione che avevano prima dell'incendio.

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