Vista dall'alto dello scavo sulla collina di Mygdalia, in Grecia (Foto: Archaiologia Online) |
Gli scavi sulla collina di Mygdalia, in Acaia (Grecia), sono un'opportunità unica per gli archeologi per comprendere la vita in una città micenea.
L'insediamento della collina di Mygdalia copriva una superficie di 6.500 metri quadrati distribuiti su tre terrazze. Dalla collina la vista spazia sulla vasta e fertile pianura di Patrasso, sulle isole Ionie e sulla costa dell'Etolia. Sulla prima terrazza è stato individuato un grande edificio a pianta rettangolare, la cui stanza principale (megaron) era ampia 7,80 x 3,60 metri, dotata di basi in pietra per il montante verticale del tetto. All'esterno vi è uno strato di distruzione comprendente pietre, frammenti di ceramica e ossa di animali.
Al periodo arcaico appartengono larghe basi in pietra di quattro colonne della parte orientale e otto colonne per la parte meridionale meglio conservata della peristasi di un tempio greco di 16,50 x 7,40 metri, che rappresenta la prova che era stato costruito un santuario greco sull'area di un insediamento miceneo.
Sulla seconda terrazza gli archeologi hanno scavato un insediamento densamente costruito a più livelli, che si adattava al pendio della collina. Sono stati ritrovati, tra gli altri reperti, una sepoltura a cista in uno spazio tra due edifici ed un magazzino per vasellame domestico. Esisteva anche un muro di difesa che fungeva anche da contrafforte: ne è emerso un tratto di almeno 50 metri a sud dell'insediamento.
Il terrazzamento superiore, dove è stata rinvenuta la grande stanza ed i resti del tempio greco, era evidentemente destinato, in epoca micenea, alla dimora di un re locale e in seguito sembra aver ospitato, oltre al santuario greco arcaico, uno spazio per le riunioni pubbliche. Gli scavi, sulla collina di Mygdalia, sono ancora in una fase iniziale ma le scoperte sono già molto interessanti.
La necropoli della comunità era posta sul lato ovest della collina. E' stata scoperta una tomba del periodo miceneo già saccheggiata, all'interno della necropoli. Una sepoltura a tholos di 4,30 metri di diametro è ancora in fase di scavo sul versante nordovest della stessa collina. All'interno sono già emersi numerosi reperti che parlano della comparsa di un'élite locale e della creazione di diversi centri nell'ambito della regione.
La fine del periodo miceneo sulla collina di Mygdalia è rappresentato dalle tracce di saccheggio all'interno di diverse tombe del sito e dalla distruzione del corredo contenuto nella tomba a tholos.
L'insediamento della collina di Mygdalia copriva una superficie di 6.500 metri quadrati distribuiti su tre terrazze. Dalla collina la vista spazia sulla vasta e fertile pianura di Patrasso, sulle isole Ionie e sulla costa dell'Etolia. Sulla prima terrazza è stato individuato un grande edificio a pianta rettangolare, la cui stanza principale (megaron) era ampia 7,80 x 3,60 metri, dotata di basi in pietra per il montante verticale del tetto. All'esterno vi è uno strato di distruzione comprendente pietre, frammenti di ceramica e ossa di animali.
Al periodo arcaico appartengono larghe basi in pietra di quattro colonne della parte orientale e otto colonne per la parte meridionale meglio conservata della peristasi di un tempio greco di 16,50 x 7,40 metri, che rappresenta la prova che era stato costruito un santuario greco sull'area di un insediamento miceneo.
Sulla seconda terrazza gli archeologi hanno scavato un insediamento densamente costruito a più livelli, che si adattava al pendio della collina. Sono stati ritrovati, tra gli altri reperti, una sepoltura a cista in uno spazio tra due edifici ed un magazzino per vasellame domestico. Esisteva anche un muro di difesa che fungeva anche da contrafforte: ne è emerso un tratto di almeno 50 metri a sud dell'insediamento.
Il terrazzamento superiore, dove è stata rinvenuta la grande stanza ed i resti del tempio greco, era evidentemente destinato, in epoca micenea, alla dimora di un re locale e in seguito sembra aver ospitato, oltre al santuario greco arcaico, uno spazio per le riunioni pubbliche. Gli scavi, sulla collina di Mygdalia, sono ancora in una fase iniziale ma le scoperte sono già molto interessanti.
La necropoli della comunità era posta sul lato ovest della collina. E' stata scoperta una tomba del periodo miceneo già saccheggiata, all'interno della necropoli. Una sepoltura a tholos di 4,30 metri di diametro è ancora in fase di scavo sul versante nordovest della stessa collina. All'interno sono già emersi numerosi reperti che parlano della comparsa di un'élite locale e della creazione di diversi centri nell'ambito della regione.
La fine del periodo miceneo sulla collina di Mygdalia è rappresentato dalle tracce di saccheggio all'interno di diverse tombe del sito e dalla distruzione del corredo contenuto nella tomba a tholos.
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