I sarcofagi a forma umana dei Chachapoya, in Perù (Foto: worldsurfr) |
Su una parete rocciosa, in una zona remota del nord del Perù, a fare da sentinelle verso l'orizzonte per proteggere il prezioso contenuto, vi sono dei sarcofagi antichi, scolpiti in forme umane, i purunmachu, nei quali il popolo Chachapoya ha sepolto i suoi morti.
Quando gli Spagnoli arrivarono in Perù, agli inizi del XVI secolo, i Chachapoya erano stati già conquistati ed assorbiti nell'impero Inca. Sebbene di loro, dopo la conquista, rimangono ben poche tracce, questa misteriosa popolazione è nota ai ricercatori attraverso dei veri e propri "testimoni" della loro esistenza: sarcofagi in terracotta dipinta con volti umani. Proprio questi sarcofagi molto particolari sono stati oggetto di indagini archeologiche, poiché sono testimonianze molto rare. La maggior parte dei purunmachu, infatti, sono stati saccheggiati e distrutti già in passato. I ricercatori, comunque, sono riusciti a trovarne ben sette intatti, su questo sperone roccioso peruviano. L'inaccessibilità del luogo è stata la salvezza di questi preziosi reperti.
La datazione al C14 dei reperti li ha collocati in un periodo intorno al 1470 d.C., quando i Chachapoya furono sconfitti e assorbiti dagli Incas. Secondo la Professoressa Adriana von Hagen, che ha effettuato uno studio accurato sui purunmachu, i corpi dei defunti sono stati avvolti in bende e collocati all'interno dei sarcofagi in terracotta i cui coperchi, in seguito, sono stati quasi "modellati" sui corpi che custodivano, servendosi di elementi vegetali ricoperti di fango e paglia e dipinti, una volta secchi, di colore bianco o crema, con raffigurazioni di collane, pettorali, tuniche piumate, volti e genitali nei toni del giallo ocra e di due sfumature di rosso. La parte superiore dei sarcofagi è stata modellata in argilla mescolata a paglia.
Diversi luoghi in cui sono stati seppelliti i Chachapoya mostrano purunmachu impreziositi da pittogrammi in ocra rossa che rappresentano scene di pastorizia o caccia ai lama o ai cervi, affiancate a rappresentazioni di figure umane con raggi che emanano dal capo ed acconciature di piume. Altri purunmachu sono stati scoperti ad Aya-Chaqui. Gli archeologi pensano che questa pratica sepolcrale sia stata mantenuta per centinaia di anni.
Per quel che riguarda la semisconosciuta civiltà Chachapoya, questa fu definitivamente spazzata via dall'arrivo degli Spagnoli di Alvarado, che invasero la regione nel 1539. Una volta che la cultura Chachapoya scomparve, le loro sepolture non furono più considerate sacre e la maggior parte finirono per essere profanate e distrutte da chi vi cercava ricchezze e tesori.
Quando gli Spagnoli arrivarono in Perù, agli inizi del XVI secolo, i Chachapoya erano stati già conquistati ed assorbiti nell'impero Inca. Sebbene di loro, dopo la conquista, rimangono ben poche tracce, questa misteriosa popolazione è nota ai ricercatori attraverso dei veri e propri "testimoni" della loro esistenza: sarcofagi in terracotta dipinta con volti umani. Proprio questi sarcofagi molto particolari sono stati oggetto di indagini archeologiche, poiché sono testimonianze molto rare. La maggior parte dei purunmachu, infatti, sono stati saccheggiati e distrutti già in passato. I ricercatori, comunque, sono riusciti a trovarne ben sette intatti, su questo sperone roccioso peruviano. L'inaccessibilità del luogo è stata la salvezza di questi preziosi reperti.
Mummie Chachapoya contenute nei sarcofagi antropomorfi ritrovati in Perù (Foto: pmoroni) |
Diversi luoghi in cui sono stati seppelliti i Chachapoya mostrano purunmachu impreziositi da pittogrammi in ocra rossa che rappresentano scene di pastorizia o caccia ai lama o ai cervi, affiancate a rappresentazioni di figure umane con raggi che emanano dal capo ed acconciature di piume. Altri purunmachu sono stati scoperti ad Aya-Chaqui. Gli archeologi pensano che questa pratica sepolcrale sia stata mantenuta per centinaia di anni.
Per quel che riguarda la semisconosciuta civiltà Chachapoya, questa fu definitivamente spazzata via dall'arrivo degli Spagnoli di Alvarado, che invasero la regione nel 1539. Una volta che la cultura Chachapoya scomparve, le loro sepolture non furono più considerate sacre e la maggior parte finirono per essere profanate e distrutte da chi vi cercava ricchezze e tesori.
2 commenti:
Stupendo. Questo popolo e questi sarcofagi non li conoscevo!
Qualche tempo fa fecero un servizio proprio sul Popolo delle Nuvole in televisione. Per quel che ricordo li dipinsero come gente coraggiosa, ottimi guerrieri, ritenuti pressoché invincibili. Soprattutto è un popolo conosciuto molto poco, forse perché vivevano prevalentemente sulle montagne ed hanno lasciato davvero poche tracce di sé.
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