Tempio di Zeus a Cirene |
La riscoperta di Cirene prosegue dal 1996. I primi cantieri, curati come gli attuali, tra gli altri, dagli archeologi italiani dell'Università di Palermo, hanno interessato l'Agorà e l'Acropoli, recentemente si è aggiunto un nuovo cantiere nell'area del santuario di Demetra, collocata fuori dalle mura cittadine. Del santuario fanno parte un tempio dorico, un teatro scavato direttamente nella roccia, un propileo monumentale, un grande altare, statue e materiali votivi.
Non lontano da quest'area, negli ultimi anni, sono emersi i resti del santuario di Apollo Apotropaios ("che allontana gli influssi maligni") e sono stati studiati e catalogati monili e monete d'oro facenti parte di un tesoro ritrovato nel 1968. Le ricerche archeologiche, poi, si sono estese anche a 50 chilometri da Cirene, su richiesta del Presidente del Dipartimento di Archeologia della Libia.
Gli archeologi siciliani hanno anche curato il restauro del tempio di Zeus e lo studio delle basiliche cristiane, mentre gli archeologi dell'Università di Urbino hanno indagato e stanno ancora lavorando nella necropoli e quelli dell'Università di Napoli Due lavorano al santuario di Apollo.
Cirene fu fondata, secondo la tradizione, nel 631 a.C. da alcuni coloni provenienti da Thera (attuale isola di Santorini). Costoro erano stati qui indirizzati dall'Oracolo di Delfi, a loro capo vi era Batto Aristotele, capostipite di una serie di sovrani che detennero il potere fino al V secolo a.C., quando l'uccisione di Arcesilao IV portò ad un governo democratico. Nel 331 a.C. Cirene si sottomise volontariamente ad Alessandro Magno e, alla sua morte, seguì le sorti dell'Egitto tolemaico.
Nel 96 a.C. Tolomeo Apione lasciò la Cirenaica in eredità ai Romani e la regione divenne provincia nel 74 a.C.. Ai Cirenei fu permesso di conservare istituzioni e consuetudini greche. Ottaviano lasciò loro la libertà di scegliere tra diritto locale e legge romana. La rivolta giudaica del 115-117 d.C., che Traiano represse nel sangue, vide molti cittadini di Cirene massacrati. La ricostruzione iniziò sotto Adriano.
Nel 262 d.C. un grande sisma si abbatté sulla cittadina e da questo momento iniziò il declino della prosperità e il calo d'importanza di Cirene, ribattezzata Claudiopoli da Claudio il Gotico (268-270 d.C.). Diocleziano divise, infine, la Cirenaica in Lybia Superior e Lybia Inferior e spostò la capitale a Tolemaide. Il declino definitivo e irreversibile arrivò con il terremoto del 365 d.C.
La cella del tempio di Demetra della città ha rivelato una fossa votiva contenente numerosi reperti in ceramica, soprattutto lucerne. Il resto dei manufatti erano coppe, tazzine, piccoli piatti, ollette, vasi da libagione, pentole e un'anfora di produzione locale, che hanno permesso di datare il deposito ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.
Non lontano da quest'area, negli ultimi anni, sono emersi i resti del santuario di Apollo Apotropaios ("che allontana gli influssi maligni") e sono stati studiati e catalogati monili e monete d'oro facenti parte di un tesoro ritrovato nel 1968. Le ricerche archeologiche, poi, si sono estese anche a 50 chilometri da Cirene, su richiesta del Presidente del Dipartimento di Archeologia della Libia.
Il Gymnasium (Foto: www.mfortunato.it) |
Cirene fu fondata, secondo la tradizione, nel 631 a.C. da alcuni coloni provenienti da Thera (attuale isola di Santorini). Costoro erano stati qui indirizzati dall'Oracolo di Delfi, a loro capo vi era Batto Aristotele, capostipite di una serie di sovrani che detennero il potere fino al V secolo a.C., quando l'uccisione di Arcesilao IV portò ad un governo democratico. Nel 331 a.C. Cirene si sottomise volontariamente ad Alessandro Magno e, alla sua morte, seguì le sorti dell'Egitto tolemaico.
Il tempio di Apollo (Foto: www.mfortunato.it) |
Nel 262 d.C. un grande sisma si abbatté sulla cittadina e da questo momento iniziò il declino della prosperità e il calo d'importanza di Cirene, ribattezzata Claudiopoli da Claudio il Gotico (268-270 d.C.). Diocleziano divise, infine, la Cirenaica in Lybia Superior e Lybia Inferior e spostò la capitale a Tolemaide. Il declino definitivo e irreversibile arrivò con il terremoto del 365 d.C.
La cella del tempio di Demetra della città ha rivelato una fossa votiva contenente numerosi reperti in ceramica, soprattutto lucerne. Il resto dei manufatti erano coppe, tazzine, piccoli piatti, ollette, vasi da libagione, pentole e un'anfora di produzione locale, che hanno permesso di datare il deposito ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.
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