Mosaico della casa di Giasone Magno (Foto: www.mfortunato.it) |
Durante gli ultimi anni di scavi e indagini a Cirene, gli archeologi - in questo caso dell'Università di Venezia - hanno indagato i marmi utilizzati in città, al fine di capire da dove provenissero. I ricercatori hanno appurato che il materiale era stato prevalentemente importato dall'isola di Paros nell'Egeo, specialmente in epoca arcaica. In seguito il marmo venne importato da vari paesi del Mediterraneo.
Nel 2004 sono iniziati, invece, gli studi sulle monete rinvenute a partire dal 1957 e del tesoretto di oltre 1200 monete ritrovato nel 1997 dagli archeologi dell'Università di Urbino. Settecento di queste monete sono state rinvenute nel santuario di Demetra.
Un luogo di culto arcaico è stato individuato dai ricercatori nel quartiere dell'Agorà. Gli archeologi hanno ritrovato un calice in frammenti, datato al VII secolo a.C., con graffita una dedica ai Dioscuri che ha permesso di localizzare questa zona sacra e identificarla con il Dioskourion citato dalle note a margine a Pindaro. Il santuario fu fondato, secondo la tradizione e le fonti letterarie, dal primo re di Cirene, Batto I. Si trovava lungo la Skyrotà, la via diritta percorsa dalle processioni in onore di Apollo. L'area del Dioskourion ha rivelato, al disotto degli strati di età arcaica, un livello di terra nera contenente selci lavorate riconducibili ad un insediamento antecedente la fondazione della città di Cirene.
Del Dioskourion di Cirene faceva parte anche il tempio di Cibele, nel quale è emerso un deposito votivo contenente 75 pezzi estremamente eterogenei, tra i quali statuette acefale, teste di grandezza diversa, parti di statuine di animali e frammenti anatomici.
I famosi mosaici di Cirene sono datati soprattutto al II e III secolo d.C., di età Severiana, in modo particolare. Quando fu ristrutturata l'insula di Giasone Magno, il nuovo, monumentale, ingresso fu abbellito da un emblema con Afrodite, Tritone e cavalluccio marino, tipica del Nordafrica. Nel tempio di Athena vi è un mosaico con una Gorgone, sempre del III secolo d.C., molto simile al precedente.
Divinità protettrice di Cirene era Zeus Ammon, un sincretismo tra un dio libyo-egizio identificato come Ammon o ariete, e la massima divinità olimpica greca. Zeus Ammon fu tra le prime divinità a comparire sulle monete di Cirene, tra il 485/480 e il 475 a.C.. Alcune di queste monete vennero ritrovate in un deposito ad Asyut, in Egitto.
Nel 2004 sono iniziati, invece, gli studi sulle monete rinvenute a partire dal 1957 e del tesoretto di oltre 1200 monete ritrovato nel 1997 dagli archeologi dell'Università di Urbino. Settecento di queste monete sono state rinvenute nel santuario di Demetra.
Un luogo di culto arcaico è stato individuato dai ricercatori nel quartiere dell'Agorà. Gli archeologi hanno ritrovato un calice in frammenti, datato al VII secolo a.C., con graffita una dedica ai Dioscuri che ha permesso di localizzare questa zona sacra e identificarla con il Dioskourion citato dalle note a margine a Pindaro. Il santuario fu fondato, secondo la tradizione e le fonti letterarie, dal primo re di Cirene, Batto I. Si trovava lungo la Skyrotà, la via diritta percorsa dalle processioni in onore di Apollo. L'area del Dioskourion ha rivelato, al disotto degli strati di età arcaica, un livello di terra nera contenente selci lavorate riconducibili ad un insediamento antecedente la fondazione della città di Cirene.
Zeus Ammone |
I famosi mosaici di Cirene sono datati soprattutto al II e III secolo d.C., di età Severiana, in modo particolare. Quando fu ristrutturata l'insula di Giasone Magno, il nuovo, monumentale, ingresso fu abbellito da un emblema con Afrodite, Tritone e cavalluccio marino, tipica del Nordafrica. Nel tempio di Athena vi è un mosaico con una Gorgone, sempre del III secolo d.C., molto simile al precedente.
Divinità protettrice di Cirene era Zeus Ammon, un sincretismo tra un dio libyo-egizio identificato come Ammon o ariete, e la massima divinità olimpica greca. Zeus Ammon fu tra le prime divinità a comparire sulle monete di Cirene, tra il 485/480 e il 475 a.C.. Alcune di queste monete vennero ritrovate in un deposito ad Asyut, in Egitto.
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