L'area dell'antica Vergina, un tempo Aigaì |
I membri del Consiglio Archeologico Centrale (KAS) di Grecia hanno determinato che bisogna procedere al restauro di un antico palazzo situato ad Aigai, nella prefettura greca di Macedonia.
Il palazzo in questione è niente meno che la residenza di Filippo II di Macedonia, ideato dall'architetto Pytheos. La residenza reale si sviluppava su 12.500 metri quadrati ed è sicuramente l'edificio più importante e più grande della Grecia classica.
L'edificio non era stato progettato per essere una residenza reale ma, piuttosto, un edificio a carattere statale. La sua purezza di forme e l'armonia che lo contraddistinguono continua a stupire anche a distanza di millenni. L'edificio era completato da due colonnati imponenti (stoas), i primi colonnati su due piani sviluppati in tutta la Grecia. L'ingresso era monumentale e avveniva attraverso il portico (propileo). Il cuore dell'edificio era il peristylion, dove si svolgevano le udienze e i giudizi e che operava similmente ad un'agorà.
Aigai, l'antica Vergina, si trova nel nord della Grecia, sulle pendici dei monti della Pieria. La località salì agli onori della cronaca nel 1977, con la scoperta della sepoltura di Filippo II, che confermò l'identità della città con l'antica capitale macedone. La mitologia vuole che Archelao, figlio di Temeno, cacciato da Argo, giungesse in questi luoghi per aiutare il re Cisseo contro i suoi nemici. Il re, però, cercò di assassinarlo. Archelao, allora, uccise Cisseo e scappò seguendo i consigli di un oracolo che lo invitava a seguire una capra. Là dove la capra (Aix-aigòs) si fermò, Archelao fondò la città di Aigaì, prima capitale dei macedoni fino al trasferimento a Pella. I re macedoni, però, conservarono l'usanza di farsi seppellire nella prima capitale.
Il palazzo in questione è niente meno che la residenza di Filippo II di Macedonia, ideato dall'architetto Pytheos. La residenza reale si sviluppava su 12.500 metri quadrati ed è sicuramente l'edificio più importante e più grande della Grecia classica.
L'edificio non era stato progettato per essere una residenza reale ma, piuttosto, un edificio a carattere statale. La sua purezza di forme e l'armonia che lo contraddistinguono continua a stupire anche a distanza di millenni. L'edificio era completato da due colonnati imponenti (stoas), i primi colonnati su due piani sviluppati in tutta la Grecia. L'ingresso era monumentale e avveniva attraverso il portico (propileo). Il cuore dell'edificio era il peristylion, dove si svolgevano le udienze e i giudizi e che operava similmente ad un'agorà.
Aigai, l'antica Vergina, si trova nel nord della Grecia, sulle pendici dei monti della Pieria. La località salì agli onori della cronaca nel 1977, con la scoperta della sepoltura di Filippo II, che confermò l'identità della città con l'antica capitale macedone. La mitologia vuole che Archelao, figlio di Temeno, cacciato da Argo, giungesse in questi luoghi per aiutare il re Cisseo contro i suoi nemici. Il re, però, cercò di assassinarlo. Archelao, allora, uccise Cisseo e scappò seguendo i consigli di un oracolo che lo invitava a seguire una capra. Là dove la capra (Aix-aigòs) si fermò, Archelao fondò la città di Aigaì, prima capitale dei macedoni fino al trasferimento a Pella. I re macedoni, però, conservarono l'usanza di farsi seppellire nella prima capitale.
Il nome Vergina, invece, deriva da una leggendaria regina macedone, morta suicida nel fiume Aliakmone per non cadere prigioniera dei Turchi.
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