Una delle statue scoperte in Kudistan (Foto: Dishad Marf Zamua) |
E' stato accidentalmente scoperto, nel Kurdistan iracheno, un tempio che si considerava da lungo tempo perduto, dedicato ad una divinità urartiana. E' quanto è stato affermato da un archeologo olandese.
Sono state ritrovate basi di colonne di un edificio religioso di 2500 anni fa e sono emerse statue a grandezza naturale unitamente ad altri manufatti in una zona più ampia che mette in comunicazione i territori dell'Iraq con l'Iran e la Turchia. Si stima che i reperti risalgano all'Età del Ferro, quando Urartei, Assiri e Sciti si combattevano per il controllo dell'attuale Iraq.
La zona in cui è stato ritrovato il tempio era sotto il controllo dell'antica città di Musasir, conosciuta anche come Ardini. Il tempio era dedicato al dio Haldi, una delle tre principali divinità di Urartu, che aveva un santuario anche in Musasir. Si trattava di un dio guerriero, che il re di Urartu pregava perché propiziasse le sue vittorie in battaglia.
Le statue a grandezza naturale sono state scolpite in pietra arenaria, in basalto e in calcare. Alcune sono alte fino a 7,5 metri, molte appaiono rotte, e raffigurano uomini barbuti. La maggior parte delle statue risalgono al VII-VI secolo a.C., alcune, forse, recavano delle armi e anche delle tazze. Si tratta di statue erette, inizialmente, su luoghi di sepoltura.
Sono state ritrovate basi di colonne di un edificio religioso di 2500 anni fa e sono emerse statue a grandezza naturale unitamente ad altri manufatti in una zona più ampia che mette in comunicazione i territori dell'Iraq con l'Iran e la Turchia. Si stima che i reperti risalgano all'Età del Ferro, quando Urartei, Assiri e Sciti si combattevano per il controllo dell'attuale Iraq.
La zona in cui è stato ritrovato il tempio era sotto il controllo dell'antica città di Musasir, conosciuta anche come Ardini. Il tempio era dedicato al dio Haldi, una delle tre principali divinità di Urartu, che aveva un santuario anche in Musasir. Si trattava di un dio guerriero, che il re di Urartu pregava perché propiziasse le sue vittorie in battaglia.
Le statue a grandezza naturale sono state scolpite in pietra arenaria, in basalto e in calcare. Alcune sono alte fino a 7,5 metri, molte appaiono rotte, e raffigurano uomini barbuti. La maggior parte delle statue risalgono al VII-VI secolo a.C., alcune, forse, recavano delle armi e anche delle tazze. Si tratta di statue erette, inizialmente, su luoghi di sepoltura.
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