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| Alcune delle sepolture trovate nella necropoli di Saint-Aubin-des-Champs (Foto: archeologiamedioevale.it) |
Gli archeologi dell'INRAP hanno scoperto, a Saint-Aubin-des-Champs, una necropoli databile tra la fine della tarda antichità e il medioevo, vale a dire tra il V e il VII secolo d.C.. La ricerca di testimonianze antiche sul territorio ha avuto inizio a metà marzo ed ha subito confermato l'importanza degli stanziamenti umani.
La testimonianza più importante è sicuramente la necropoli composta da più di 300 sepolture, alcune delle quali custodivano ricchi corredi. Le tombe sono state ritrovate a diverse profondità e contengono il corpo del defunto deposto in una sorta di bara di legno, quest'ultima, purtroppo, scomparsa a causa del tempo trascorso. Le tombe contenevano oggetti e vestiti, un terzo era dotato anche di corredi ricchi e vari.
In una delle sepolture, particolarmente ricca, gli archeologi hanno riportato alla luce lo scheletro di un uomo adulto circondato da una ventina di oggetti: ceramiche, articoli in vetro, un bacino di bronzo, secchi in legno, una lancia, un pugnale da cintura ed una moneta d'argento depositata nella bocca del defunto secondo l'uso pagano. Il defunto aveva anche un paio di scarpe.
Le sepolture successive al V secolo d.C. appaiono essere più povere, a causa dell'influenza del cristianesimo, sempre più presente sul territorio. Le tombe del VII secolo d.C. contenevano fibbie per cinture in bronzo o ferro, semplici o decorate. I primi studi antropologici sui resti umani ritrovati, permette di affermare che sono rappresentate tutte le età e tutti i generi, in questa necropoli. Pochi sono, però, i resti dei bambini recuperati, forse perché costoro erano sepolti in un luogo a parte.
La necropoli venne abbandonata alla fine del VII secolo d.C., probabilmente a favore di un luogo di sepoltura migliore, quale quello presso l'attuale chiesa di Saint Pierre Evrecy.
La testimonianza più importante è sicuramente la necropoli composta da più di 300 sepolture, alcune delle quali custodivano ricchi corredi. Le tombe sono state ritrovate a diverse profondità e contengono il corpo del defunto deposto in una sorta di bara di legno, quest'ultima, purtroppo, scomparsa a causa del tempo trascorso. Le tombe contenevano oggetti e vestiti, un terzo era dotato anche di corredi ricchi e vari.
In una delle sepolture, particolarmente ricca, gli archeologi hanno riportato alla luce lo scheletro di un uomo adulto circondato da una ventina di oggetti: ceramiche, articoli in vetro, un bacino di bronzo, secchi in legno, una lancia, un pugnale da cintura ed una moneta d'argento depositata nella bocca del defunto secondo l'uso pagano. Il defunto aveva anche un paio di scarpe.
Le sepolture successive al V secolo d.C. appaiono essere più povere, a causa dell'influenza del cristianesimo, sempre più presente sul territorio. Le tombe del VII secolo d.C. contenevano fibbie per cinture in bronzo o ferro, semplici o decorate. I primi studi antropologici sui resti umani ritrovati, permette di affermare che sono rappresentate tutte le età e tutti i generi, in questa necropoli. Pochi sono, però, i resti dei bambini recuperati, forse perché costoro erano sepolti in un luogo a parte.
La necropoli venne abbandonata alla fine del VII secolo d.C., probabilmente a favore di un luogo di sepoltura migliore, quale quello presso l'attuale chiesa di Saint Pierre Evrecy.
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