venerdì 7 novembre 2014

Costellazioni nell'antica Grecia

La coppa con la probabile rappresentazione delle costellazioni
Per lungo tempo si è pensato che un'antica coppa per vino di fattura greca recasse confuse rappresentazioni di animali in una scena di caccia. Oggi, invece, ci sono fondate ipotesi che le raffigurazioni sulla coppa si riferiscano alle costellazioni. Se questo fosse accertato, si tratterebbe di un importante reperto per la conoscenza dell'astronomia nell'antica Grecia.
La coppa - uno skyphos - è attualmente in mostra al Museo Archeologico di Lamia e risale al 625 a.C.. Venne scoperta nei pressi di un tempio sull'acropoli di Halai, a circa 40 chilometri a nord di Tebe. Sul reperto sono stati rappresentati un toro, un serpente, una lepre (o un piccolo cane), un grosso cane, uno scorpione, un delfino e una pantera (o un leone).
Questi animali hanno catturato l'attenzione di John Barnes, un dottorando in archeologia classica presso l'Università del Missouri, che ha notato la corrispondenza degli animali con alcune stelle. Lo scorpione, per esempio, solitamente non viene rappresentato che sugli scudi e non sulle coppe da vino. In uno studio pubblicato sulla rivista Hesperia, Barnes suggerisce che il toro corrisponde alla costellazione omonima, il serpente alla costellazione di Hydra, il coniglio è Lepus, il cane è il Cane Maggiore o Cane Minore, lo scorpione è Scorpius e così via.
Barnes afferma che gli animali sono disposti in base al loro legame con le stagioni: il toro con l'autunno, il coniglio e il cane con l'inverno, il cane e lo scorpione con la primavera, il delfino e il leone con l'estate.

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