Coppa con centauri, dal Tesoro di Berthouville (Foto: Wikipedia) |
Lo spettacolare tesoro scoperto per caso da un contadino francese nel suo campo nei pressi di Berthouville nel 1830, dopo quattro anni di un meticoloso restauro da parte del Dipartimento di Antichità e Conservazione del Paul Getty Museum, farà la gioia dei visitatori della mostra "Lusso antico e il Tesoro romano d'argento di Berthouville", che si aprirà al Getty Museum il 19 novembre 2014 e che terminerà il 17 agosto 2015.
Il tesoro viene mostrato per la prima volta fuori dalla Francia, unitamente a pietre preziose, gioielli ed altri oggetti di lusso di origine romana. Questa collezione di oggetti è stata sottoposta, dal 2014, ad un minuzioso restauro ed ha fornito, agli studiosi, un'opportunità unica di esaminare la produzione di materiali di lusso in epoca romana.
Il tesoro è composto da circa 90 oggetti in argento e giaceva in un sito che, all'esame approfondito degli archeologi, ha rivelato un luogo di culto gallo romano, una zona colonnata di forma quadrata, contenente due templi. Uno dei templi era dedicato a Mercurio Canetonensis (di Canetonum), l'altro dedicato a sua madre Maia oppure a sua moglie Rosmerta. Le indagini archeologiche non hanno rivelato alcun insediamento o necropoli nelle vicinanze del recinto sacro, per cui il santuario di Mercurio di Berthouville doveva essere un luogo di pellegrinaggio in occasioni di feste annuali.
Gli oggetti più notevoli del tesoro di Berthouville recano iscrizioni latine che indicano la loro dedica a Mercurio da parte di un tale Quinto Domizio Tutus. Sono presenti anche delle immagini: si tratta di temi inerenti riti bacchici o scene mitologiche in uso per servizi da tavola di lusso.
Poco dopo la sua scoperta, il tesoro di Berthouville venne acquistato dalla Bibliothèque Nationale de France a Parigi, dove ha subìto un primo restauro e dove sono state riassemblate alcune parti. Molte incrostazioni, difficili a togliersi, vennero lasciate al loro posto.
Nel 2010 l'intero tesoro, insieme con quattro antichi piatti d'argento estranei alla collezione, sono arrivati al Getty Museum per un trattamento globale di conservazione. Il restauro è stata l'occasione per una più attenta ricerca storica e per un più puntuale studio del materiale ritrovato. Il restauro, in particolare, ha rivelato gran parte della doratura originale nonché iscrizioni supplementari.
La mostra presenterà anche una varietà di oggetti preziosi provenienti dal Cabinet des médailles della Bibliothèque Nationale de France. Si tratta di cammei, monete d'oro intagliate, gioielli, marmi e bronzi che dimostrano brillantemente l'abilità degli artigiani romani del VI secolo d.C. I quattro piatti d'argento erano oggetti di lusso nella tarda antichità. La forma di questi piatti e le immagini che recano hanno portato coloro che li studiarono per primi ad identificarli erroneamente quali scudi votivi di generali storici, quali il romano Scipione l'Africano e il suo rivale, il cartaginese Annibale.
Il tesoro viene mostrato per la prima volta fuori dalla Francia, unitamente a pietre preziose, gioielli ed altri oggetti di lusso di origine romana. Questa collezione di oggetti è stata sottoposta, dal 2014, ad un minuzioso restauro ed ha fornito, agli studiosi, un'opportunità unica di esaminare la produzione di materiali di lusso in epoca romana.
Eroti tra tavoli e vasi, da una delle tazze del Tesoro di Berthouville (Foto: Marie-Lan Nguyen) |
Gli oggetti più notevoli del tesoro di Berthouville recano iscrizioni latine che indicano la loro dedica a Mercurio da parte di un tale Quinto Domizio Tutus. Sono presenti anche delle immagini: si tratta di temi inerenti riti bacchici o scene mitologiche in uso per servizi da tavola di lusso.
Maia e Mercurio, coppa d'argento dedicata dal liberto P. Elio Eutico, II secolo d.C. (Foto: Wikipedia) |
Nel 2010 l'intero tesoro, insieme con quattro antichi piatti d'argento estranei alla collezione, sono arrivati al Getty Museum per un trattamento globale di conservazione. Il restauro è stata l'occasione per una più attenta ricerca storica e per un più puntuale studio del materiale ritrovato. Il restauro, in particolare, ha rivelato gran parte della doratura originale nonché iscrizioni supplementari.
La mostra presenterà anche una varietà di oggetti preziosi provenienti dal Cabinet des médailles della Bibliothèque Nationale de France. Si tratta di cammei, monete d'oro intagliate, gioielli, marmi e bronzi che dimostrano brillantemente l'abilità degli artigiani romani del VI secolo d.C. I quattro piatti d'argento erano oggetti di lusso nella tarda antichità. La forma di questi piatti e le immagini che recano hanno portato coloro che li studiarono per primi ad identificarli erroneamente quali scudi votivi di generali storici, quali il romano Scipione l'Africano e il suo rivale, il cartaginese Annibale.
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