sabato 15 novembre 2014

Scavi italiani a Karkemish

Ritrovamenti archeologici nell'antica Karkemish
(Foto: AP / Vadim Ghirda)
Una squadra di archeologi che sta operando al confine con la guerra, è proprio il caso di dirlo, ha fatto nuove scoperte lungo la frontiera Turchia-Siria, a Karkemish.
Il sito di Karkemish, antico di più di 5000 anni, si trova non lontano dalla città siriana di Jarablous, dove si trova un distaccamento di estremisti islamici. Qui operano gli archeologi dell'Università di Bologna, diretti dal Professor Nicolò Marchetti, direttore del progetto di scavo. Progetto ripreso nel 2011, dopo ben 90 anni di fermo.
Gli archeologi si prefiggono di aprire il sito ai turisti nel corso della primavera 2015. Karkemish era una città di notevole importanza strategica, conosciuta per i riferimenti che si trovano nei testi antichi. La città era sotto l'influenza degli ittiti. Parte dei reperti sono stati scoperti nel corso degli anni '50 del secolo scorso. Poi è intervenuto l'endemico conflitto in Medio Oriente e la zona è stata minata. Lo sminamento è stato completato solo qualche anno fa.
Il nome Karkemish fa riferimento a Kamis, una divinità del nord della Siria. La ricchezza della città è testimoniata da monumenti in pietra decorati con sculture e scritte. Quest'anno sono state scoperte, nel palazzo di un re di nome Katuwa, vissuto all'incirca nel 900 a.C., delle sculture molto rare. Si tratta di cinque grandi ortostati in calcare e basalto che ritraggono una fila di persone che recano doni. E' stato trovato anche un pavimento a mosaico nel palazzo in cui abitò Sargon II, che regnò all'incirca nel 700 a.C. sull'Assiria.

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