L'Ombra della Sera |
L'Ombra della Sera è una statuetta bronzea di appena 57,40 centimetri di altezza, molto sottile, che si ritiene forgiata ai tempi dei Lucumoni e che per molto tempo si è dibattuto se fosse un falso settecentesco o fosse, viceversa, un reperto antico.
A rivelare la verità, in questi anni, ci hanno pensato gli esperti dei Laboratori dell'Istituto di Fisica applicata "N. Carrara" del Cnr di Firenze, diretti da Salvatore Siano. I ricercatori hanno utilizzato, per la prima volta al mondo, dei particolari laser realizzati dai giovani studiosi del Laboratori. I raggi hanno potuto, così, gettare luce nuova sulle ombre della misteriosa ed affascinante statuetta. Si è potuto appurare che essa è di epoca ellenistica, è stata forgiata dagli Etruschi ed è rimasta interrata per diversi secoli, prima di essere scoperta.
La notizia è straordinaria considerando che sono rarissime le opere d'arte che simboleggiano un'intera civiltà così come l'Ombra della Sera rappresenta la civiltà etrusca. La statua assurse agli "onori della cronaca" nel 1737, quando Anton Francesco Gori, uno studioso fiorentino, pubblicò il "Museum Etruscum", dove l'Ombra della Sera era stata inserita come divinità. La statuetta apparteneva a Filippo Buonarroti, pronipote di Michelangelo, proprietario di una notevole collezione di antichità.
In seguito l'Ombra della Sera passò nella collezione di monsignor Mario Guarnacci, grande collezionista al quale venne intitolato il Museo di Volterra. Questi, nel 1761, donò tutta la sua raccolta archeologica e bibliotecaria al "pubblico della città di Volterra", contribuendo a costituire il nucleo principale del Museo Etrusco della città.
Nel '900 Gabriele d'Annunzio rimase incantato dall'Ombra della Sera e ne decise il nome con il quale è ancor oggi nota. Ma anche in questo caso, alcuni studiosi vogliono che il nome sia stato dato, alla statuetta, da alcuni contadini, che vi vollero vedere un angelo e un demone, un portatore di ricchezze ma anche un messaggero di sventura. In seguito arrivarono anche i primi dubbi sull'autenticità della statuetta.
Proprio per via di queste voci, il Museo di Volterra ha incaricato gli esperti del Cnr di eseguire delle analisi non invasive con una tecnica denominata spettoscopia di plasma indotto da laser (Lips). Quest'analisi ha confermato che la composizione della statuetta è compatibile con la composizione delle statuette bronzee di epoca etrusca e che l'Ombra della Sera è rimasta sepolta per molti anni. I ricercatori sono giunti a questa conclusione misurando la composizione superficiale del bronzo che ha fornito una sorta di impronta analitica che non può essere riprodotta artificialmente. Dunque l'Ombra della Sera è davvero un bronzo etrusco.
A rivelare la verità, in questi anni, ci hanno pensato gli esperti dei Laboratori dell'Istituto di Fisica applicata "N. Carrara" del Cnr di Firenze, diretti da Salvatore Siano. I ricercatori hanno utilizzato, per la prima volta al mondo, dei particolari laser realizzati dai giovani studiosi del Laboratori. I raggi hanno potuto, così, gettare luce nuova sulle ombre della misteriosa ed affascinante statuetta. Si è potuto appurare che essa è di epoca ellenistica, è stata forgiata dagli Etruschi ed è rimasta interrata per diversi secoli, prima di essere scoperta.
La notizia è straordinaria considerando che sono rarissime le opere d'arte che simboleggiano un'intera civiltà così come l'Ombra della Sera rappresenta la civiltà etrusca. La statua assurse agli "onori della cronaca" nel 1737, quando Anton Francesco Gori, uno studioso fiorentino, pubblicò il "Museum Etruscum", dove l'Ombra della Sera era stata inserita come divinità. La statuetta apparteneva a Filippo Buonarroti, pronipote di Michelangelo, proprietario di una notevole collezione di antichità.
In seguito l'Ombra della Sera passò nella collezione di monsignor Mario Guarnacci, grande collezionista al quale venne intitolato il Museo di Volterra. Questi, nel 1761, donò tutta la sua raccolta archeologica e bibliotecaria al "pubblico della città di Volterra", contribuendo a costituire il nucleo principale del Museo Etrusco della città.
Nel '900 Gabriele d'Annunzio rimase incantato dall'Ombra della Sera e ne decise il nome con il quale è ancor oggi nota. Ma anche in questo caso, alcuni studiosi vogliono che il nome sia stato dato, alla statuetta, da alcuni contadini, che vi vollero vedere un angelo e un demone, un portatore di ricchezze ma anche un messaggero di sventura. In seguito arrivarono anche i primi dubbi sull'autenticità della statuetta.
Proprio per via di queste voci, il Museo di Volterra ha incaricato gli esperti del Cnr di eseguire delle analisi non invasive con una tecnica denominata spettoscopia di plasma indotto da laser (Lips). Quest'analisi ha confermato che la composizione della statuetta è compatibile con la composizione delle statuette bronzee di epoca etrusca e che l'Ombra della Sera è rimasta sepolta per molti anni. I ricercatori sono giunti a questa conclusione misurando la composizione superficiale del bronzo che ha fornito una sorta di impronta analitica che non può essere riprodotta artificialmente. Dunque l'Ombra della Sera è davvero un bronzo etrusco.
1 commento:
Spettacolare..vista di persona!
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