La gemma con l'iscrizione in caratteri fenici (Foto: Institute of Archaeology RAS) |
Uno splendido scrigno per gioielli è stato trovato nella sepoltura di una nobile donna-guerriero vissuta nel I secolo d.C.. Si trattava di una combattente sarmata, appartenente ad una popolazione che adorava il fuoco e la cui tradizione che vedeva anche le donne coinvolte in battaglia sembra aver ispirato il mito delle Amazzoni.
I Sarmati erano nomadi che migrarono dall'Asia centrali agli Urali tra il VI e il IV secolo a.C.. Erano feroci guerrieri che combattevano solitamente a cavallo e sacrificavano quest'animale per il loro dio del fuoco. Con i gioielli, nella sepoltura della donna-guerriero sarmata gli archeologi hanno trovato più di 100 punte di freccia in ferro ed un finimento per cavallo.
Le analisi sui denti della donna suggeriscono che sopravvisse a diverse battaglie. Venne sepolta con uomo, forse il marito, ma la sua tomba venne saccheggiata. La sepoltura della nobildonna fa parte di un gruppo di almeno 29 tumuli sepolcrali venuti alla luce durante la costruzione di un nuovo aeroporto che dovrà servire Rostov sul Don.
Dell'uomo sepolto con la donna sono state trovate solo poche ossa. Probabilmente anche lui doveva avere nobili natali. Accanto al cranio della donna sono stati trovati orecchini d'oro con catene pendenti e, vicino alla spalla, si trovava uno specchio. La parte superiore del vestito era decorata con fibbie in foglia d'oro a forma di testa d'ariete stilizzata. Su ogni polso la donna portava un braccialetto d'oro e all'altezza del petto vi erano varie perline tra i quali un gioiello con una scritta in caratteri fenici. Nella tomba c'erano anche frammenti di piatti in legno, una tazza, frammenti di un secchio in bronzo con ornamenti floreali e l'immagine di una testa di Gorgone su un bastone.
In un piccolo nascondiglio della tomba è stata trovata una serie di coltelli ed una spada. La cosa strana è che tutti questi oggetti sono stati datati ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., a dimostrazione che sono state "ereditate" dalla donna e l'hanno seguita nel suo ultimo viaggio.
I Sarmati erano nomadi che migrarono dall'Asia centrali agli Urali tra il VI e il IV secolo a.C.. Erano feroci guerrieri che combattevano solitamente a cavallo e sacrificavano quest'animale per il loro dio del fuoco. Con i gioielli, nella sepoltura della donna-guerriero sarmata gli archeologi hanno trovato più di 100 punte di freccia in ferro ed un finimento per cavallo.
Uno degli orecchini trovati nella tomba (Foto: Institute of Archaeology RAS) |
Dell'uomo sepolto con la donna sono state trovate solo poche ossa. Probabilmente anche lui doveva avere nobili natali. Accanto al cranio della donna sono stati trovati orecchini d'oro con catene pendenti e, vicino alla spalla, si trovava uno specchio. La parte superiore del vestito era decorata con fibbie in foglia d'oro a forma di testa d'ariete stilizzata. Su ogni polso la donna portava un braccialetto d'oro e all'altezza del petto vi erano varie perline tra i quali un gioiello con una scritta in caratteri fenici. Nella tomba c'erano anche frammenti di piatti in legno, una tazza, frammenti di un secchio in bronzo con ornamenti floreali e l'immagine di una testa di Gorgone su un bastone.
In un piccolo nascondiglio della tomba è stata trovata una serie di coltelli ed una spada. La cosa strana è che tutti questi oggetti sono stati datati ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., a dimostrazione che sono state "ereditate" dalla donna e l'hanno seguita nel suo ultimo viaggio.
La sepoltura della donna-guerriero sarmata (Foto: Institute of Archaeology RAS) |
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