giovedì 18 febbraio 2016

Trovato un antico villaggio nella Valle del Giordano

Un nuovo villaggio scavato nella Valle del Giordano getta luce, secondo gli archeologi dell'Università Ebraica di Gerusalemme, sul passaggio dall'allevamento all'agricoltura.
I ricercatori hanno riportato alla luce un villaggio preistorico risalente a 12000 anni fa che hanno chiamato Neg II e che si trova a Nahal wadi Ein-Gev, al centro del torrente perenne che scorre verso ovest fino al Mare di Galilea. Gli scavi hanno evidenziato una grande varietà di reperti, tra i quali una sepoltura contenente ancora resti umani, strumenti in selce e strumenti in osso. Si stima che il sito copra 12.000 metri quadrati di superficie.
I risultati delle ricerche attestano che il villaggio presenta caratteristiche sia del Paleolitico che del Neolitico. Il Paleolitico è il più antico e lungo periodo della storia umana. La fine di questo periodo è stata segnata dalla transizione ai villaggi stanziali e dalla domesticazione di piante e animale. Gli archeologi hanno affermato che il villaggio è uno degli ultimi insediamenti, nella regione, risalente al tardo Natufiano, l'ultima cultura del periodo Paleolitico.
La cultura natufiana, sorta tra 15000 e 11000 a.C. è conosciuta attraverso ritrovamenti e località archeologiche presenti in tutto il Levante, Negev, Sinai del sud, Siria e Libano del nord. Gli scavi a Neg II confermano che i gruppi residenti nella Valle del Giordano sono diventati via via più sedentari e di maggiori dimensioni. Questa caratteristica, secondo i ricercatori, corrisponde con una maggiore stabilità climatica nella zona.

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