Gli archeologi della Yarmouk University al lavoro ad Umm Qais (Foto: Atef Sheyyab) |
Un tempio ellenistico, il primo del suo genere nella regione del Levante, è stato scoperto a Umm Qais, in Giordania. Una squadra di archeologi della Yarmouk University ha portato alla luce sia il tempio che l'acquedotto che serviva la città.
Il tempio risale ad un periodo compreso tra il 332 e il 63 a.C. e venne riutilizzato anche in epoca romana, bizantina ed islamica. L'architettura della costruzione era tipica del mondo greco, si tratta di un tempio distilo in antis, con un pronao (area interna del portico), un podio e il naos, la parte centrale e più sacra del tempio. Sono state rinvenute anche le colonne ioniche che un tempo ornavano l'edificio.
Gli archeologi hanno raccolto anche campioni di ceramica trovata nei pressi del tempio al fine di datare con certezza quest'ultimo. E' stato anche scoperto l'acquedotto della città antica, costituita, oltre che da condotti, anche da una serie di pozzi di età ellenistica e romana. Le gallerie entro cui scorre l'acquedotto portano anche ad un termopolium al centro della città.
Jerash, Gadara (ora Umm Qais) e Pella (Tabaqit Fahl) appartenevano, un tempo, alla Decapoli, una lega di dieci città greche situate nella Palestina orientale, formatasi all'indomani della conquista romana della Palestina (63 a.C.). La Decapoli comprendeva anche Philadelphia (l'odierna Amman) e Damasco. Umm Qais dista circa 125 chilometri in direzione nord da Amman e vanta imponenti resti di archi e un teatro edificato in pietra basaltica nera, una basilica e un cortile adiacente occupato da sarcofagi neri finemente intagliati.
Il tempio risale ad un periodo compreso tra il 332 e il 63 a.C. e venne riutilizzato anche in epoca romana, bizantina ed islamica. L'architettura della costruzione era tipica del mondo greco, si tratta di un tempio distilo in antis, con un pronao (area interna del portico), un podio e il naos, la parte centrale e più sacra del tempio. Sono state rinvenute anche le colonne ioniche che un tempo ornavano l'edificio.
Gli archeologi hanno raccolto anche campioni di ceramica trovata nei pressi del tempio al fine di datare con certezza quest'ultimo. E' stato anche scoperto l'acquedotto della città antica, costituita, oltre che da condotti, anche da una serie di pozzi di età ellenistica e romana. Le gallerie entro cui scorre l'acquedotto portano anche ad un termopolium al centro della città.
Jerash, Gadara (ora Umm Qais) e Pella (Tabaqit Fahl) appartenevano, un tempo, alla Decapoli, una lega di dieci città greche situate nella Palestina orientale, formatasi all'indomani della conquista romana della Palestina (63 a.C.). La Decapoli comprendeva anche Philadelphia (l'odierna Amman) e Damasco. Umm Qais dista circa 125 chilometri in direzione nord da Amman e vanta imponenti resti di archi e un teatro edificato in pietra basaltica nera, una basilica e un cortile adiacente occupato da sarcofagi neri finemente intagliati.
Fonte:
jordantimes.com
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