giovedì 25 ottobre 2018

Pompei, ancora sorprendenti scoperte nella Regio V

Pompei, la scoperta degli scheletri nella casa del giardino
(Foto: ilmessaggero.it)
I resti di cinque persone, probabilmente due donne e tre bambini, sono stati trovati in una camera da letto negli scavi della Regio V di Pompei. Il gruppo si era rifugiato qui quasi sicuramente in un tentativo disperato di sfuggire all'eruzione . "E' una scoperta sconvolgente, ma anche molto importante per la storia degli studi", ha affermato il direttore di Pompei, Massimo Osanna.
Gli scheletri sono stati rinvenuti in una casa dove, recentemente, è emersa un'iscrizione in carboncino che avvalora la tesi che l'eruzione del 79 d.C. che seppellì Pompei si sia verificata nel mese di ottobre e non nel mese di agosto, come finora si era pensato. Questa casa era conosciuta come la "casa del giardino", una casa dove erano in corso lavori di ristrutturazione ma che in parte era ancora abitata. La piccola stanza dove sono stati rinvenuti gli scheletri era affacciata sull'atrio ed era l'unica che aveva resistito alla forza del vulcano.
Per cercare di sigillare la porta, le due donne avevano messo davanti ad essa un mobile, del quale gli archeologi hanno trovato le tracce e fatto il calco. Tutti gli espedienti messi in atto, però, si sono rivelati inutili. I cinque rifugiati hanno trovato una morte orribile, "schiacciati dal crollo del tetto che, alla fine, ha ceduto, o bruciati dalla nube piroplastica, forse una concomitanza di entrambe le cose", ha affermato Osanna.
Pompei, resti umani appena ritrovati (Foto: ilmessaggero.it)
Una moneta di Filippo d'Asburgo, risalente agli anni '30 del Seicento, rinvenuta accanto agli scheletri, testimonia di scavi clandestini avvenuti in quella zona ben prima dell'inizio ufficiale degli scavi di Pompei avvenuto nel 1748. "Scavi che sembrano un saccheggio - riferisce il direttore del Parco. - che dovevano puntare a prendere tutti gli oggetti di valore senza nessuna attenzione per gli scheletri che sono stati in parte rimossi e smembrati". I tombaroli ante litteram avevano scavato un tunnel nella cenere solidificata e una volta all'interno della stanza hanno divelto e portato via tutto quello che hanno potuto, lasciando addosso agli scheletri solo due collanine in pasta vitrea. Lo scempio non è arrivato, però, davanti alla porta della stanza, dove i resti delle vittime sono stati ritrovati intatti, la testa di una donna schiacciata dalle tegole e a fianco i resti di un braccio e delle gambe e di un'altra vittima, mentre sull'altro lato è affiorata una mano ancora con i suoi due anelli, uno in argento e l'altro in ferro. "Un ritrovamento di straordinario interesse - conclude il direttore del Parco - sia per dinamiche eruttive sia per documentazione di scavi in età moderna".

Fonti:
ansa.it
ilmessaggero.it

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