mercoledì 13 ottobre 2021

Grecia, nuove sepolture a Nea Styra, in Eubea

Grecia, vasi di profumo in vetro e una phiale rinvenuti
nella tomba tornata alla luce a Nea Styra
(Foto: Ministero della Cultura greco)

Una tomba a cista è stata localizzata durante lo svolgimento dei lavori di depurazione e trattamento delle acque reflue nei villaggi e frazioni di Nea Styra, nel comune di Karystos, in Eubea. La tomba è stata parzialmente disturbata da lavori precedenti ad una profondità di 0,65 metri dall'odierno piano stradale.
La tomba era fatta di ardesia grigia locale. In situ è conservata una parte della copertura della sepoltura, le lunghe lastre del lato sud e quelle dal lato della trincea. Le dimensioni esterne della tomba erano 2 metri per 0,45 metri ed era stata ricavata nella morbida ardesia naturale. All'interno sono state scoperte ed esaminate tre sepolture appartenenti ad altrettanti strati successivi e sono stati recuperati anche dei resti umani.
La prima sepoltura è posta a 1,10 metri di profondità rispetto all'attuale piano stradale ed aveva un orientamento Est-Ovest. Il defunto era stato deposto in posizione supina, il braccio sinistro leggermente piegato all'altezza del gomito. A nord rispetto al cranio del defunto è stata trovata parte di un vaso di vetro ed una piccola quantità di ceramica.
Dopo la rimozione delle ossa di una delle sepolture sono state localizzate le ossa di una seconda sepoltura con orientamento Est-ovest. Il defunto è stato posto in posizione supina ad una profondità di 1,20 metri. A sud rispetto alla mandibola del defunto è stata trovata una moneta di bronzo o charoneion ed una seconda moneta di bronzo. Ad ovest degli arti inferiori sono stati trovati un vaso di bronzo (kalathos), un vassoio di bronzo con fori sul perimetro e sei vasi di vetro conici e sferici. Dopo la rimozione delle ossa dalla sepoltura è stata localizzata una terza deposizione ed anche qui il defunto è stato deposto in posizione supina ed orientato in direzione Est-Ovest. Non lontano dalla sepoltura sono state rinvenute le ossa del bacino e degli arti inferiori, prova di un recupero di resti umani all'interno della tomba.
I reperti mobili della tomba sono stati trasferiti al Dipartimento di Conservazione del Museo Archeologico di Eretria per conservarne e documentarne la datazione.

Fonte:
Ministero della Cultura Greco



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