Francia, resti di un paio di scarpe chiodate rinvenuti nella tomba della necropoli gallo-romana (Foto: Francoise Labaune-Jean, Inrap) |
Un santuario dedicato a Marte, alcuni edifici di servizio, attorno, tra i quali terme pubbliche che accoglievano i pellegrini. E una necropoli, nella quale venivano probabilmente collocati i resti di militari, dei loro familiari o dei devoti del dio della guerra. Una scoperta eccezionale, quella compiuta dall'Inrap (Istituto Nazionale Francese per le ricerche archeologiche preventive) in uno scavo durato 8 mesi a La Chapelle-des-Fougeretz, un comune francese di circa 4.000 abitanti situato nel dipartimento dell'Ille-et-Vilaine, nella regione della Bretagna.
Gli scavi hanno permesso di stabilire che il luogo sacro e le sue adiacenze di servizio risalgono all'inizio dell'occupazione romana e che furono frequentati per molto tempo per essere abbandonati nel IV-V secolo d.C., forse per il diffondersi del cristianesimo come nuova religione dello stato romano. Nel 380 d.C., l'imperatore Teodosio I impose, infatti, il cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero Romano. L'attribuzione dei resti del tempietto a Marte è stata conferita grazie al ritrovamento di una statua del dio della guerra e per la presenza di armi e materiali d'armamento (spade, punte di lancia, ecc.) probabilmente depositati per devozione dai soldati.
Dal terreno sono stati recuperati materiali in ceramica con i quali sono state riempite 35 casse. Sette casse riuniscono una selezione di elementi architettonici in terracotta. Sono stati, invece, 755 gli oggetti isolati nel campo (vetro, metallo, ceramica). Tra questi una dozzina di spade di ferro, quattro roncole, alcune spille e numerose armi. Sono distribuiti più o meno equamente tra il santuario, che consegnato spade e arredi militari, e la necropoli, che ha consegnato depositi che accompagnano il defunto (vetro, ceramica).
I dintorni del santuario hanno rivelato la presenza di un edificio termale ad uso pubblico ed un piccolo agglomerato composto da case costruite in terra e legno, di cui sono rimaste scarse tracce. Vi sono stati ritrovami molti oggetti di uso quotidiano, compresi vasi in ceramica. E' stata scoperta anche un'inaspettata necropoli composta da 40 sepolture. Se gli scheletri si sono dissolti grazie all'acidità del suolo, gli oggetti depositati con il defunto sono stati trovati ancora nella posizione in cui furono collocati. Tra questi depositi funerari si annoverano: vasi in vetro e ceramica, ma anche scarpe di cui rimangono solo le suole borchiate.
Alcune tombe erano più riccamente dotate di ornamenti in argento (braccialetti, spille e fibbie per cinture), oltre a perle di vetro. La tomba più ricca, probabilmente contenente la sepoltura di un uomo, ha restituito un pugnale ed elementi appartenenti ad un finimento di cavallo. Tra questi, un morso in ferro e numerose applicazioni in bronzo che dovevano decorare la briglia e le redini.
Gli scavi hanno permesso di stabilire che il luogo sacro e le sue adiacenze di servizio risalgono all'inizio dell'occupazione romana e che furono frequentati per molto tempo per essere abbandonati nel IV-V secolo d.C., forse per il diffondersi del cristianesimo come nuova religione dello stato romano. Nel 380 d.C., l'imperatore Teodosio I impose, infatti, il cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero Romano. L'attribuzione dei resti del tempietto a Marte è stata conferita grazie al ritrovamento di una statua del dio della guerra e per la presenza di armi e materiali d'armamento (spade, punte di lancia, ecc.) probabilmente depositati per devozione dai soldati.
Dal terreno sono stati recuperati materiali in ceramica con i quali sono state riempite 35 casse. Sette casse riuniscono una selezione di elementi architettonici in terracotta. Sono stati, invece, 755 gli oggetti isolati nel campo (vetro, metallo, ceramica). Tra questi una dozzina di spade di ferro, quattro roncole, alcune spille e numerose armi. Sono distribuiti più o meno equamente tra il santuario, che consegnato spade e arredi militari, e la necropoli, che ha consegnato depositi che accompagnano il defunto (vetro, ceramica).
I dintorni del santuario hanno rivelato la presenza di un edificio termale ad uso pubblico ed un piccolo agglomerato composto da case costruite in terra e legno, di cui sono rimaste scarse tracce. Vi sono stati ritrovami molti oggetti di uso quotidiano, compresi vasi in ceramica. E' stata scoperta anche un'inaspettata necropoli composta da 40 sepolture. Se gli scheletri si sono dissolti grazie all'acidità del suolo, gli oggetti depositati con il defunto sono stati trovati ancora nella posizione in cui furono collocati. Tra questi depositi funerari si annoverano: vasi in vetro e ceramica, ma anche scarpe di cui rimangono solo le suole borchiate.
Alcune tombe erano più riccamente dotate di ornamenti in argento (braccialetti, spille e fibbie per cinture), oltre a perle di vetro. La tomba più ricca, probabilmente contenente la sepoltura di un uomo, ha restituito un pugnale ed elementi appartenenti ad un finimento di cavallo. Tra questi, un morso in ferro e numerose applicazioni in bronzo che dovevano decorare la briglia e le redini.
Fonte:
stilearte.it
stilearte.it
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