sabato 11 novembre 2023

Aquileia, nuove scoperte nell'area dell'antico mercato

Aquileia, la scalinata acquea correlata alla banchina
sul fiume di una fase precedente del mercato
(Foto: Università di Verona)

Un'équipe dell'Università di Verona - Dipartimento Culture e Civiltà, sotto la direzione di Patrizia Basso, ha da pochi giorni concluso una nuova campagna di scavo nell'area del Fondo ex Pasqualis, posta all'estremità sudorientale di Aquileia. I lavori sono condotti su concessione ministeriale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso dei lavori di quest'anno è venuto alla luce un quarto lastricato, oltre ai tre già noti dagli scavi degli anni Cinquanta del Novecento. Il lastricato appena scoperto è ubicato ad est degli altri e a una quota più alta, perché probabilmente si adeguava al naturale andamento del terreno. Tale scoperta indirizza verso l'ipotesi di un grande complesso commerciale, costituito da almeno quattro edifici paralleli affiancati fra loro, ognuno caratterizzato da un'area scoperta attorniata da portici e botteghe: si tratterebbe di un mercato davvero straordinario per monumentalità e ampiezza, unico nell'impero, almeno allo stato attuale delle conoscenze, e quindi tale da attestare con particolare evidenza la vitalità di Aquileia come centro di scambi e commerci nel periodo tardoantico.
I quattro edifici dovevano essere composti in modo modulare (due a due), lasciando uno spazio intermedio fra loro, ove nello scavo di quest'anno è stata individuata una strada acciottolata, che dal decumano posto a nord del mercato e quindi dall'area della basilica portava al grande centro commerciale: essa permetteva il passaggio dei numerosi avventori che quotidianamente popolavano questi spazi e dei carri per il trasporto delle merci, come confermano anche le tracce individuate sul suo piano di calpestio.
Al mercato si accedeva anche dal fiume, attraverso una serie di ingressi aperti sul più esterno dei due muri di cinta urbani portati alla luce a sud delle stesse piazze e correlati a rampe per il trasporto delle merci. Infine, tra le scoperte di quest'anno, si segnala il rinvenimento lungo il muro perimetrale di uno degli edifici di una decina di anfore poste in posizione verticale, segate all'altezza della spalla e quindi mancanti del collo e dell'orlo. La loro funzione andrà chiarita con il seguito dei lavori, ma esse già da ora risultano riferibili ad una fase precedente alla realizzazione del mercato, quando nell'area esisteva una banchina fluviale e altre strutture ancora individuate solo parzialmente, perché in gran parte coperte dalle piazze. Di questa banchina è stata messa alla luce una scalinata acquea composta da quattro gradini in arenaria che era funzionale proprio alla discesa verso il fiume.

Fonte:
Università di Verona

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