domenica 5 novembre 2023

Brasile, la siccità rivela interessanti e antichi petroglifi

Amazzonia, i petroglifi scoperti (Foto: IPHAN)

I cambiamenti climatici e gli eventi atmosferici anomali rispetto a quanto gli scienziati sono abituati a registrare, portano anche a scoperte altrimenti inaspettate. La siccità del 2023 ha portato ad un abbassamento del livello delle acque del Rio delle Amazzoni in Brasile di ben 15 metri portando di conseguenza in superficie zone delle sponde e del letto del fiume fino ad ora nascoste. E proprio su alcune rocce ai bordi del fiume si sono rivelate delle incisioni sulle pietre che sembrano disegni di volti e persone. Dei petroglifi che già nel 2010, a seguito di analoga siccità, furono intravisti e che ora si ripresentano.
La scoperta è stata fatta nella zona di Manaus, nello stato di Amazonas, a Ponto das Lajes, vicino alla confluenza dei fiumi Rio Negro e Soimoes: qui sono nettamente visibili una serie di incisioni che compongono inequivocabilmente dei volti umani scolpiti nella pietra.
L'archeologo Jaime de Santana Oliveira, dell'Istituto Nazionale del Patrimonio Storico e Artistico (IPHAN), che sovrintende alla conservazione dei siti archeologici, ha spiegato che i primi ritrovamenti risalgono al 2010, ma la prolungata siccità, con il Rio Negro, il principale affluente del Rio delle Amazzoni, che è sceso di 15 metri da luglio, ha permesso di constatarne la numerosità e la qualità.
Le rappresentazioni sono per la maggior parte di volti, che la comunità locale chiama popolarmente "caretas", incisioni millenarie nascoste sott'acqua che rappresentano oltre alle figure umane anche degli animali ben prima dell'arrivo degli europei. Sono presenti anche incisioni che dimostrano la presenza di una sorta di officina litica con segni di lavorazione. Il sito di Lajes conserva ancora vasche di lucidatura locali dove, migliaia di anni fa, gli indigeni fabbricavano i loro strumenti, come le accette.
La siccità di portata storica, considerata la peggiore degli ultimi 121 anni, ha portato alla luce anche altri tre siti archeologici in diverse parti dello stato di Amazonas, completamente sconosciuti e di grande rilevanza. Si tratta delle rovine del Forte Sao Francisco Xavier, nel comune di Tabatinga (Amazonas), costruito nel corso del XVIII secolo sulle rive del fiume Solimoes, al confine tra Brasile, Colombia e Perù. L'edificio era l'ultima tappa per coloro che navigavano il Solimoes verso le Ande durante il periodo coloniale, in particolare le navi che si dirigevano verso la città spagnola di San Pablo de Loreto, in Perù, segnando i domini della corona portoghese nella regione amazzonica. Costruita in legno massiccio, la fortificazione aveva la forma di un esagono irregolare e conteneva nove pezzi di artiglieria, di cui ne restano cinque: due sono esposti al Museo di Storia Nazionale di Rio de Janeiro e tre alla caserma dell'esercito brasiliano di Solimoes.

Fonte:
finestresullarte.info



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