domenica 5 novembre 2023

Egitto, scoperta la tomba dello scriba reale Djeuty-m-hat

Egitto, passaggio sotterraneo che conduce
alla camera sepolcrale di
Djeuty-m-hat (Foto: Luxor Times)

La missione archeologica della Faculty of Arts della Charles University di Praga ha di recente annunciato la scoperta della tomba di uno scriba reale, Djeuty-m-hat, nella necropoli di Abusir, appartenente alla XXVII Dinastia.
Si tratta di una scoperta molto importante, soprattutto se la si accosta a quella avvenuta circa un anno fa - sempre per mano della missione ceca - della tomba del comandante militare Wahibra-mery-neith: entrambe permetteranno agli studiosi di gettare nuova luce sul VI e V secolo a.C., anni tumultuosi per la storia dell'Antico Egitto.
La tomba è costituita da un pozzo che conduce ad una camera sotterranea, dove si trova il sepolcro, attraverso un passaggio orizzontale di circa 3 metri. Come afferma il diretto della missione ceca, il Dottor Miroslav Barta, la camera sepolcrale è ricchissima di iscrizioni, tra le quali compaiono alcune formule contro i morsi di serpente e alcune scene molto particolari. Gli archeologi, infatti, hanno scoperto che nella tomba dello scriba reale sono stati utilizzati frammenti di lastre con scene e iscrizioni provenienti dalla sepoltura del vicino Menekhibnekau, un generale coevo di Djeuty-m-hat.
Il soffitto della camera sepolcrale è decorato con le consuete scene del viaggio del sole, accompagnato da inni per l'alba e il tramonto. Di eccezionale pregio è sicuramente il sarcofago dello scriba reale: iscritto sia all'esterno che all'interno, presenta estratti del Libro dei Morti, dei Testi dei Sarcofagi e alcuni incantesimi per tenere lontani gli spiriti maligni, assieme alla raffigurazione delle dee Iside e Nefti. Nella parte interna è raffigurata Imentet, dea dell'Occidente, e il dio Geb, nell'atto di recitare incantesimi.
All'interno della sepoltura, come riportano gli archeologi, non sono stati rinvenuti elementi del corredo di Djeuty-m-hat: probabilmente doveva essere stato vittima dei saccheggiatori già nel V secolo a.C. Le analisi sul corpo del defunto, invece, hanno restituito interessanti informazioni: lo scriba reale aveva circa 20-25 anni al momento della sua morte e il suo corpo riporta segni di usura dovuti alla professione che svolgeva. L'erosione spinale e la grave fragilità ossea di cui soffriva Djeuty-m-hat sono elementi fondamentali per permettere agli antropologi di condurre uno studio sulla società del V secolo a.C. e, quindi, su altri uomini e donne sepolti nella necropoli di Abusir.

Fonte:
mediterraneoantico.it

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