sabato 8 giugno 2024

I romani e le ostriche, trovato un allevamento per la lavorazione di ostriche in Gran Bretagna

Gran Bretagna, resti della lavorazione delle ostriche
(Foto: bbc.com)
In Gran Bretagna, nei pressi dell'estuario dei fiumi Trent e Ouse, l'Humber, è stato rinvenuto quello che si pensa essere un sito romano per la lavorazione delle ostriche. La scoperta è avvenuta durante i lavori utili a difendere dalle inondazioni il terreno circostante, nello Yorkshire orientale.
Gli archeologi si sono imbattuti in questi resti nei pressi di quello che era, un tempo, un insediamento romano. Le ostriche erano molto apprezzate dai romani e, forse, giocarono un ruolo importante, secondo alcuni, nella decisione di Giulio Cesare di invadere la Gran Bretagna.
Sono state trovate notevoli quantità di "gusci di ostriche deformi", a sostegno della teoria secondo la quale crescevano naturalmente su una barriera corallina di conchiglie piuttosto che su corde, che era una pratica comune dell'allevamento, all'epoca. E' anche probabile che il lavoro di selezione compiuto dai lavoranti si svolgesse con una cernita del pescato. Le ostriche più regolari sono infatti non solo più grate all'occhio, ma risultano più polpose, ricche di umori e avrebbero garantito una migliore conservazione durante il trasporto. Le ostriche, un tempo, erano abbondanti e costituivano una parte fondamentale nella dieta. In particolare le ostriche britanniche erano molto apprezzate dai romani.
A partire dall'epoca di Nerone, a Roma, il consumo delle ostriche ebbe un vero boom. E' noto che nel periodo neroniano giungevano a Roma navi cariche di ostriche dalla Britannia, molto diverse da quelle raccolte lungo le coste italiane. Molti studiosi si sono chiesti come queste ostriche della Manica potessero arrivare fresche nella capitale dell'Impero, ipotizzando che fossero conservate anche grazie ad uno strato di ghiaccio o in giare piene di acqua marina cambiata periodicamente durante il viaggio.
Una parte significativa dell'approvvigionamento romano proveniva dall'ostricoltura lungo le coste francesi, che producevano varietà di ottime dimensioni e che risultavano particolarmente succose e polpose. In precedenza - tra il II ed il I secolo a.C. - erano noti i pregiati allevamenti di Baia, nel Lago di Lucrino, citati da Cicerone, Varrone e Plinio il Vecchio. Alcune ostriche di questo allevamento sono state trovate negli scavi di Pompei. I metodi di allevamento delle ostriche furono descritti dal poeta romano Decimo Magno Ausonio, vissuto nel IV secolo d.C.

Fonti:
bbc.com
stilearte.it


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