domenica 5 agosto 2012

Nuova resurrezione per l'Egitto

L'interno della tomba di Meresankh
I colori rosso, giallo, blu ancora sono vividi dopo più di 4500 anni da quando sono stati applicati alle pareti della tomba della regina Meresankh III, in Egitto. Ci sono, dipinte, vivaci scene della vita quotidiana: un cacciatore che lancia una rete per catturare uccelli acquatici; artigiani che intrecciano stuoie di papiro; un corteo che reca ceste piene di offerte per chi ha passato il confine con il mondo ultraterreno.
Tutt'intorno si vedono le statue di Meresankh vestita di pelle di leopardo, in piedi accanto alla madre mentre va in barca, tra gli steli di papiro, intrattenuta da musici e cantori. Nella piana di Giza, accanto alle famose piramidi, i funzionari addetti al turismo e alle antichità stanno cercando di far risorgere l'interesse e l'amore per il loro passato.
Meresankh, che vuol dire "amante della vita", "aprirà" la sua bella tomba ai turisti dopo ben 25 anni di restauro. L'evento è atteso per la fine del 2012. Cinque altre tombe di sommi sacerdoti, sepolte da decenni dalle sabbie d'Egitto, saranno anch'esse presto visibili.
La vita di Meresankh era strettamente legata a quella del faraone. La sua tomba si trova poco distante da quella di suo nonno Khufu (Cheope). I suoi genitori erano fratello e sorella e lei stessa sposò un altro dei figli di Khufu, Chefren, il costruttore di un'altra piramide. Meresankh morì improvvisamente e sua madre cedette alla figlia defunta la sepoltura che aveva fatto preparare per lei stessa.
La scoperta della tomba di Meresankh risale al 1927, ad opera dell'archeologo americano George Reisner. La tomba era letteralmente assediata dalla sabbia. Gli occhi dei primi scopritori furono colpiti dalla vivacità dei colori e delle iscrizioni.
Parte orientale della piana di Giza
Interessanti anche le mastabe di alcuni sommi sacerdoti, sempre nella piana di Giza, come quella di Kaemankh, tesoriere reale e custode dei segreti del faraone, la cui sepoltura si trova nella parte orientale della Piana di Giza. Per tirar fuori dalla sabbia le ultime dimore di questi nobili personaggi sono intervenuti l'ispettore del sito, Ashraf Mohie El Din, ed una squadra di oltre 50 persone. Le pareti della tomba di Kaemankh sono affrescate con scene di pesca nel Nilo e di macellazione di animali. Nello stretto spazio che circonda il sarcofago del sacerdote è visibile una scena con danzatrici e suonatori di arpa e di flauto. Sopra di loro alcuni artigiani sono intenti alla fabbricazione di un letto e di una sedia.
Le autorità egiziane stanno pensando di riaprire, a sud del Cairo, anche il Serapeo di Sakkara, un enorme tempio sotterraneo dove si crede siano stati sepolti i tori sacri in enormi sarcofagi di granito e basalto, ciascuno tra le 60 e le 100 tonnellate di peso.

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