giovedì 27 dicembre 2012

Nuove scoperte ad Atzompa

Gli scheletri ritrovati sotto il pavimento di una casa
nella zona archeologica di Atzompa
Nuove, interessantissime, scoperte in Messico: è stato riportato alla luce un sepolcro di circa 1200 anni fa, appartenente ad una famiglia di classe media di etnia Zapoteca, che sosteneva, con il suo lavoro, l'elite al potere. La scoperta è stata fatta nella zona archeologica di Atzompa.
Il ritrovamento è stato opera degli archeologi dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), che stanno lavorando alla conservazione di un sito di antiche abitazioni la cui datazione è stata stimata appartenere ad un periodo compreso tra il 750 e il 900 d.C.. La sepoltura emersa recentemente è la quarta in ordine di tempo ritrovata nei pressi della metropoli di Monte Alban ed è successiva alla scoperta di un complesso funerario composto da tre sepolture poste all'interno di un edificio appartenente a personaggi di rango dell'etnia Zapoteca.
I vasi ritrovati nella sepoltura di Atzompa
L'archeologa Laura Mendoza Escobar ha affermato che la sepoltura è stata ritrovata sotto la sala principale di una casa. Il sepolcro era intatto ed ha restituito i resti di due adulti posti a testa in giù, una tradizione funeraria propria degli Zapotechi che usavano seppellire i defunti sotto la stanza principale della casa, poiché era il luogo più importante dove si riuniva abitualmente la famiglia.
Alcuni vasi costituivano il corredo funebre dei defunti. Due di questi vasi recano l'effige di Cocijo, divinità zapoteca della pioggia, riconoscibile dal naso e dalla bocca simili a quelli di un rettile e dal glifo "C" legato al mais. Le raffigurazioni degli altri vasi alludono ad una divinità femminile, rappresentata seduta con le mani in grembo ed una collana di perline.
L'archeologa Laura Mendoza Escobar ha aggiunto che all'esterno della casa, nel patio centrale, è stato scoperto il corpo di un terzo individuo privo di tomba, poggiato in terra e ricoperto di pietra arenaria. Si tratterebbe, pare, di una donna imparentata con i personaggi ritrovati sepolti sotto il pavimento della casa. Questi ultimi, a detta degli archeologi, erano degli artigiani.

3 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Lodate siano le grotte!!
Grazie a Madre Natura possiamo gustare questi reperti sfuggiti dalle orripilanti mani
degli spagnoli del '500

Em Hotep ha detto...

Chissà che non lo sapessero che gli uomini sanno essere terribilmente poco intelligenti da distruggere quello che non capiscono... Quello che gli Spagnoli hanno saputo fare in Sudamerica ha del criminale. Sarebbero da condannare per crimini contro l'umanità. Come i crociati.

Lapenna Daniele ha detto...

Quando penso a tutti gli scritti che possedevano e potevano tramandarci più informazioni sul loro passato, i loro dèi e soprattutto indizi per decifrare
i loro misteri, mi vien il sangue al cervello.
Hai ragione, sarebbero da punire.
Ma purtroppo quei tizi son molti e sepolti, e quelle robe andate perdute.
Non è che voglia sempre andar a combattere con la religione, ma se vai a vedere
è sempre colpa sua. Infatti vedevano i popoli centro-sud americani come
"diavoli" per via dei loro costumi, usanze, statue e scritture incomprensibili.

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