Armenia, gli scavi nel sito di Metsamor (Foto: Marek Truszkowski) |
Un team di archeologi polacchi ed armeni ha scoperto una tomba nel sito archeologico di Metsamor, contenente collane d'oro che risalgono all'Età del Bronzo.
Il sito di Metsamor si trova vicino al villaggio di Taronik, nella provincia armena di Armavir, dove la più antica traccia di insediamento umano risale al IV millennio a.C., durante l'Età del Rame.
Nell'Età del Bronzo e nella Prima Età del Ferro il sito divenne un importante centro religioso ed economico, vi venne costruita una città circondata da mura ciclopiche, con ricchi templi e santuari, con una cittadella fortificata e un'economia avanzata basata sulla produzione metallurgica.
Recenti scavi hanno portato alla luce un vano incorniciato da grandi pietre, contenente i resti di una sepoltura in cassa lignea e due scheletri di individui morti intorno ai 30-40 anni di età, durante la tarda Età del Bronzo, intorno al 1300-1200 a.C.
Gli archeologi hanno rinvenuto anche un centinaio di perle fatte in oro e corniola e che formavano tre collane, oltre a ciondoli sempre in oro, una dozzina di vasi di ceramica e una fiaschetta in maiolica proveniente dal confine siriano-mesopotamico.
La tomba è stata trovata in una necropoli dove sono state già esaminate altre 100 sepolture, alcune delle quali saccheggiate nell'antichità.
Metsamor è un sito archeologico considerato riserva archeologica. Gli scavi nell'area sono stati effettuati a partire dal 1965 ed hanno consentito il rinvenimento di altri esempi di collane d'oro e accessori per cinture con raffigurazioni di leonesse che cacciano.
La sepoltura scoperta attualmente ospitava due persone, probabilmente una coppia, composta da un uomo e una donna. I due sono morti contemporaneamente, intorno a 3200 anni fa ed i loro corpi furono affidati, insieme, all'Aldilà, deposti su un letto di legno ed ornati da ricche corone preziose, tra le quali tre erano d'oro. I due sono vissuti nell'epoca del faraone Ramses II.
"La morte di queste persone per noi è un mistero. Non ne conosciamo la causa, ma tutto indica che sono morte contemporaneamente, perché non ci sono tracce della riapertura della tomba. Quindi la tomba è stata chiusa su entrambi, nello stesso istante", ha affermato il responsabile della ricerca, Professor Krzysztof Jakubiak, della Facoltà di Archeologia dell'Università di Varsavia, lo studioso che coordina il progetto congiunto del Centro di Archeologia mediterranea dell'Università di Varsavia e del Dipartimento di antichità e protezione del patrimonio nazionale dell'Armenia.
E' evidente che la giovane coppia apparteneva all'élite della città di Metsamor. I resti non mostrano, apparentemente, segni di violenza sull'apparato osseo. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile, quindi, ipotizzare la causa di morte a livello di sepolture bisome, che potrebbe essere legata a un avvelenamento del cibo o dell'aria a causa del monossido di carbonio. Più difficile ancora ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia.
Il sito di Metsamor si trova vicino al villaggio di Taronik, nella provincia armena di Armavir, dove la più antica traccia di insediamento umano risale al IV millennio a.C., durante l'Età del Rame.
Nell'Età del Bronzo e nella Prima Età del Ferro il sito divenne un importante centro religioso ed economico, vi venne costruita una città circondata da mura ciclopiche, con ricchi templi e santuari, con una cittadella fortificata e un'economia avanzata basata sulla produzione metallurgica.
Recenti scavi hanno portato alla luce un vano incorniciato da grandi pietre, contenente i resti di una sepoltura in cassa lignea e due scheletri di individui morti intorno ai 30-40 anni di età, durante la tarda Età del Bronzo, intorno al 1300-1200 a.C.
Gli archeologi hanno rinvenuto anche un centinaio di perle fatte in oro e corniola e che formavano tre collane, oltre a ciondoli sempre in oro, una dozzina di vasi di ceramica e una fiaschetta in maiolica proveniente dal confine siriano-mesopotamico.
La tomba è stata trovata in una necropoli dove sono state già esaminate altre 100 sepolture, alcune delle quali saccheggiate nell'antichità.
Metsamor è un sito archeologico considerato riserva archeologica. Gli scavi nell'area sono stati effettuati a partire dal 1965 ed hanno consentito il rinvenimento di altri esempi di collane d'oro e accessori per cinture con raffigurazioni di leonesse che cacciano.
La sepoltura scoperta attualmente ospitava due persone, probabilmente una coppia, composta da un uomo e una donna. I due sono morti contemporaneamente, intorno a 3200 anni fa ed i loro corpi furono affidati, insieme, all'Aldilà, deposti su un letto di legno ed ornati da ricche corone preziose, tra le quali tre erano d'oro. I due sono vissuti nell'epoca del faraone Ramses II.
"La morte di queste persone per noi è un mistero. Non ne conosciamo la causa, ma tutto indica che sono morte contemporaneamente, perché non ci sono tracce della riapertura della tomba. Quindi la tomba è stata chiusa su entrambi, nello stesso istante", ha affermato il responsabile della ricerca, Professor Krzysztof Jakubiak, della Facoltà di Archeologia dell'Università di Varsavia, lo studioso che coordina il progetto congiunto del Centro di Archeologia mediterranea dell'Università di Varsavia e del Dipartimento di antichità e protezione del patrimonio nazionale dell'Armenia.
E' evidente che la giovane coppia apparteneva all'élite della città di Metsamor. I resti non mostrano, apparentemente, segni di violenza sull'apparato osseo. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile, quindi, ipotizzare la causa di morte a livello di sepolture bisome, che potrebbe essere legata a un avvelenamento del cibo o dell'aria a causa del monossido di carbonio. Più difficile ancora ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia.
Fonti:
heritagedaily.com
stilearte.it
lamoneta.it
heritagedaily.com
stilearte.it
lamoneta.it
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