domenica 9 luglio 2023

Pompei, tornato alla luce un affresco con l'antenata della pizza


Pompei, l'affresco con la "pizza" appena scoperto
(Foto: Ansa)

Sembra una pizza, ma è invece un suo "antenato" il piatto dipinto in un affresco scoperto dagli archeologi negli scavi nell'insula X della Regio IX a Pompei.
Si suppone che accanto a un calice di vino, posato su un vassoio d'argento, sia raffigurata una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari (individuabili un melograno e, forse, un dattero), condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra.
Sullo stesso vassoio sono presenti anche frutta secca ed una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni. Questo tipo di immagini, noto in antico con il nome xenia, prendeva spunto dai doni che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca, risalente al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Dalle città vesuviane si conoscono circa 300 di queste raffigurazioni, che spesso alludono anche alla sfera sacra, oltre a quella dell'ospitalità, senza che tra le attestazioni rinvenute finora ci sia un confronto puntuale per l'affresco recentemente scoperto, che colpisce anche per la sua notevole qualità di esecuzione.
"Oltre all'identificazione precisa dei cibi presentati - commenta il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato. Penso al contrasto tra un pasto frugale e semplice, che rimanda ad una sfera tra il bucolico e il sacro, da un lato, e il lusso dei vassoi d'argento e la raffinatezza delle rappresentazioni artistiche e letterarie dall'altro. Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch'essa nata come un piatto povero nell'Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo e viene servito anche in ristoranti stellati".
L'affresco è stato rinvenuto nell'atrio di una casa a cui era annesso un panificio, già esplorato in parte tra il 1888 ed il 1891 e le cui indagini sono state riprese a gennaio scorso. Le strutture scavate nell'Ottocento e parzialmente a vista facevano già supporre la presenza di un ampio atrio con la classica successione degli ambienti sul lato orientale e, sul lato opposto, l'ingresso al settore produttivo del forno. Negli ambienti di lavorazione vicini al forno sono stati rinvenuti gli scheletri di tre vittime.

Fonte:
avvenire.it

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