sabato 22 luglio 2023

Umbria, il mistero dei 47 bambini sepolti tra i resti di una villa romana

Umbria, i bambini nelle anfore
(Foto: stilearte.it)

Perché tanti bambini - almeno 47 - furono posti a dormire per sempre in cinque stanze di un'antica villa romana, dove furono messi pure lacerti di cuccioli di cani e altri oggetti del repertorio oscuro? I piccoli furono adagiati su tegole o sistemati all'interno di vasi. Ad alcuni è stato messo in bocca un sasso. La villa romana era in rovina.
Era il V secolo d.C., l'edificio era ormai in stato di abbandono da un paio di secoli, una piccola comunità dislocata nei dintorni tornò in quel luogo per una cerimonia reiterata, svolta in un limitato lasso temporale. Oltre ai bambini, di età compresa tra un periodo prenatale e i 10 anni di età, gli archeologi hanno rinvenuto, nelle stesse stanze e nelle stesse anfore, una bambola intagliata in osso e privata degli arti, un braccialetto infantile, una coppia di calderoni di bronzo, messi uno sopra l'altro, una pentola in posizione rovesciata, al di sotto della quale si nascondeva un recipiente in vetro per il versamento di liquidi e un osso di mammifero.
Gli strati portati alla luce hanno rivelato la contemporanea deposizione di interessanti resti animali e vegetali: un artiglio dal tallone di un corvo, parte dei resti di un rospo, caprifoglio bruciato e carbonizzato e lacerti di una dozzina di cagnolini di 5-6 mesi di età, resti di un esemplare canino di circa un anno e l'incisivo di un cane adulto. Nonostante la cristianizzazione fosse avanzata, qui non appare alcun segno cristiano.
Siamo in Umbria, in un sito archeologico che sarà oggetto di altre ricerche, Poggio Gramignano, frazione di Lugnano in Teverina, nella provincia di Terni. I risultati dei referti di laboratorio lasciano intendere che i piccoli avessero preso la malaria.
Le prime testimonianze verificate sulla malaria risalgono al 2700 a.C. in Cina. I Romani riuscirono ad ostacolare la diffusione di questo male, ma probabilmente il crollo dell'impero coincise con la diffusione dell'agente patogeno del Plasmodium falciparum. Il caso dei piccoli della villa umbra sarebbe il primo caso certificato in Italia.
Perché i bambini hanno dei sassi nel cavo orale? Se non Ecate, alla quale si riferirebbero i cagnolini sacrificati, gli adulti che gestirono le sepolture pensarono proprio all'intervento delle Lamie, mostri femminili che, secondo la credenza popolare classica e medioevale uccidevano i bimbi stessi e ne succhiavano il sangue? L'anomalia del sito è legata non tanto alla tecnica di sepoltura in sé, quanto al numero dei bambini e ai materiali non pertinenti in altri tipi di sepoltura.
Chi svolse la cerimonia nel V secolo d.C. scelse cinque stanze della villa di quelle che, in origine, erano riservate alla servitù. Gli archeologi hanno trovato 18 feti, 22 neonati e solo 7 bambini di età superiore ai sei mesi; di questi solo uno mostra un'età di 2-3 anni o forse di più. Tutti messi lì in poco tempo. La presenza di piccoli cani lascerebbe intendere che sia avvenuto un sacrificio a Ecate.

Fonte:
stilearte.it


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