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Classe, momenti di scavo a S. Severo |
Il
17 aprile del 967 d.C. l'
imperatore Ottone I restituisce al papa la città di
Ravenna e il suo territorio, all'epoca nelle mani dell'arcivescovo ravennate. La cerimonia si svolge nel
monastero di S. Severo a Classe.
Il monastero viene, poi, definitivamente abbandonato nel
XV secolo e, da allora, nessuno ne aveva più avuto notizia fino a che, nel
2006, l'
Università di Bologna unitamente alla
Fondazione RavennAntica e in collaborazione con la
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, ha cominciato a far emergere le tracce dell'antico e dimenticato luogo di culto.
Ma la storia del luogo dove sorse, un tempo, il monastero, risale al
I secolo d.C., all'epoca di
Augusto. Il complesso cambiò diverse volte destinazione d'uso, fu una
villa, poi un
mausoleo, quindi una
basilica e, infine, un
monastero fuori Ravenna, prima e nella scomparsa città di Classe, poi.
Il primo nucleo del monastero fu sicuramente una villa, costruita in aperta campagna, poco distante da un cimitero. Si tratta di un complesso di notevole ampiezza, dotato di
mosaici geometrici a tessere bianche e nere. Gli scavi di questo primo nucleo sono ancora in corso, ma gli archeologi hanno appurato che la villa era dotata di
terme private (sono stati ritrovati una
vasca e un
ambiente riscaldato) ed aveva preziose sculture, stucchi ed affreschi.
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Resti del campanile di San Severo |
La villa fu ampliata nel corso dei secoli (II e III secolo d.C. ed anche IV e V secolo d.C.): si aggiunsero mosaici e un ambiente absidato. Il
V secolo, in particolare, fu un momento importante nella vita del complesso abitativo. Una parte dell'edificio va irrimediabilmente in
rovina, detriti e terra si accumulano senza che nessuno li rimuova. In altri ambienti del complesso, invece, viene costruito un
edificio rettangolare con un ingresso affiancato da due colonne e un'abside sul lato opposto. Si tratta di un mausoleo, nel quale viene sepolto
San Severo, come attestano i
due mosaici con iscrizioni ritrovati negli anni '60 del secolo scorso.
San Severo fu
uno dei primi vescovi di Ravenna che, nel
342 partecipò ad un'assemblea di vescovi in Bulgaria. L'unica testimonianza della sua esistenza è una
firma in calce al resoconto di quest'assemblea. San Severo fu, forse, seppellito nel cimitero che si trova nei pressi della villa romana.
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Veduta aerea degli scavi della basilica tardo antica |
Ma i cambiamenti che il V secolo apporta a Ravenna ed al suo circondario non finiscono qui. La città, infatti, viene scelta come
residenza imperiale d'Occidente e questo fa sì che si ponga mano ad una
revisione dell'impianto cittadino che viene arricchito con nuovi edifici e viene circondato di nuove mura, molto più ampie delle precedenti. All'interno della città cominciano a crescere nuove basiliche che soppiantano circhi e terme in importanza e necessità. Il progetto urbano prevede, inoltre, la
creazione di un porto per Ravenna e per lo scopo viene individuato un suburbio a sud dove nasce la città di Classe, anch'essa circondata di mura importanti.
Classe è attraversata da un
canale che la collega a Ravenna e viene dotata anch'essa di monumenti di carattere religioso, come la grande
basilica Petriana e il
mausoleo di Severo, non lontano dal tratto meridionale delle mura. Nel frattempo vengono monumentalizzate le sepolture di Severo e Apollinare, primo vescovo di Ravenna, che verranno trasformate in vere e proprie basiliche nel VI secolo.
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Una delle sepolture ritrovate accanto a San Severo |
Verso la fine del
VI secolo è il culto di Severo a prevalere e l'
arcivescovo Pietro III (570-578) fa costruire una grande basilica che sarà terminata dal successore
Giovanni II (578-595). Si tratta di una chiesa di dimensioni notevoli,
lunga più di 60 metri a
tre navate separate da 12 colonne sormontate da preziosi capitelli. La chiesa è dotata anche di un'
abside adorna di un
mosaico con tessere in marmo (
opus sectile). La basilica viene affiancata la mausoleo del santo che rimane visitabile. La basilica di San Severo diventa, praticamente, la gemella di quella dedicata a
Sant'Apollinare a Classe.
Nel
VII secolo Classe affronta le prime innovazioni, dovute alla
crisi del commercio marittimo: terminano le importazioni di olio, grano e stoviglie dall'Africa; di vino dalla Grecia e dalla Palestina e di molti altri prodotti ancora. Classe perde sempre più importanza. I
magazzini dove, un tempo, si raccoglievano le anfore che arrivavano via mare, vengono destinati sempre più ad
abitazioni private oppure a
sepolture. Alla fine del VII secolo, Classe diventa una città vera e propria, perdendo le sue connotazioni di porto di Ravenna. Con il tempo, lentamente, finirà per cessare anche come città. Le
invasioni Longobarde ed un forte
terremoto nell'
VIII secolo la priveranno del suo centro religioso più importante, la basilcia Petriana.
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Classe, strada basolata dell'epoca di Teodorico |
Nel
995, attorno alla chiesa di San Severo si installa un
monastero benedettino di cui è abate, all'epoca, Gregorio. Il monastero è dotato di un
chiostro, che è il centro funzionale e fisico del complesso. Attorno al chiostro si srotolano gli edifici in cui i monaci vivono ed operano.
Gli archeologi sono riusciti ad individuare e scavare la
cucina, le
cantine, il
refettorio, la
sala capitolare che restituiscono l'immagine di un complesso piuttosto esteso, all'altezza della basilica alla quale si affianca.
Nell'
XI e nel
XII secolo l'intero portico che circonda il chiostro viene riparato con mattoni antichi reperiti dalle macerie di Classe, viene ampliata la sala capitolare che viene anche decorata con mosaici. Lo scavo ha restituito anche le tracce della
produzione di oggetti in ferro e in osso in un ambiente esterno al monastero. Nel
XII secolo viene, inoltre, aggiunto il
campanile in mattoni. Gli scavi hanno individuato anche una
fornace per la fusione delle
campane all'esterno del monastero.
Nel
XIII secolo ai benedettini subentrano i
cistercensi ed il chiostro del monastero mostra tracce di un ridimensionamento. Su tutti e quattro i lati viene costruito un portico e al centro del chiostro è installato un
pozzo. Parte della canalizzazione viene realizzata utilizzando parti di sculture tardo antiche.
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Parco Archeologico di Classe |
Durante gli scavi di quest'anno è venuta alla luce una
tomba piuttosto singolare: si tratta di una fossa di dimensioni notevoli, segnalata da un blocco di calcare. All'interno è stato trovato un solo scheletro, quello di un
uomo di almeno due metri di altezza. Gli archeologi pensano si tratti del primo abate cistercense, un certo
Guido. Altre sepolture si trovano intorno alla sala capitolare.
Un'altra scoperta sicuramente rilevante è stata quella relativa ad una
costruzione separata dal complesso religioso, un ambiente molto grande che, al momento, si ritiene essere una
fonte monumentale, dal momento che dietro la facciata è stata ritrovata una
vasca con un pavimento in mattoni. Dopo il XIII secolo parte di questo edificio venne adibito a discarica dalla quale sono stati recuperati pezzi in ceramica e vetro.
Nel 1821-1822 viene demolita la settecentesca chiesa di S. Severo ed i ruderi del campanile medioevale restano per molto tempo le uniche testimonianze del complesso ecclesiastico scomparso. Le prime campagne di scavo datano al 1964, al 1967 e al 1981 e 1991, e riportano alla luce i muri di fondazione e i pavimenti musivi della basilica tardoantica.
Gli scavi continueranno sicuramente il prossimo anno ed è stato studiato un progetto destinato ad inserire il monastero nel
Parco Archeologico di Classe, in fase di realizzazione