martedì 21 luglio 2009

Da Petra a Shawbak, un viaggio in Oriente



Un'interessante mostra allestita a Palazzo Pitti (Firenze) documenta la "rinascita" di Shawbak, riemersa dalle sabbie del deserto giordano grazie all'impegno degli archeologi italiani e giordani che hanno operato sul sito per ben venti anni.
La mostra sarà visitabile fino all'11 ottobre ed è incentrata su questa città-cardine tra due potenti imperi: quello egizio e quello siriano.
Gli archeologi italiani ed i loro colleghi giordani hanno praticamente recuperato una delle più affascinanti aree monumentali del Mediterraneo orientale. Nel Medioevo Shawbak fu il punto in cui la cultura cristiana si armonizzo e si amalgamò con la cultura islamica e viceversa.
In mostra vi sono reperti che giungono sia da Shawbak che dalla più nota Petra, mai esposti in pubblico. Ma i curatori hanno inteso porre un accento particolare sulla funzione della città durante l'epoca delle crociate.
Il sito di Shawbak si trova a circa 25 chilometri da Petra ed è denominato castrum Mons Regalis/Shawbak. Nel XII secolo, Shawbak sostituì Petra nella funzione di capitale della Transgiordania. La fortezza che emerge sulla sommità di un rilievo calcareo costituisce uno dei rari esempi di castello crociato rioccupato (fu costruito da re Baldovino I), con funzione militare, durante l'epoca Ayyubide, dopo che le truppe cristiane furono sconfitte nella Battaglia delle fonti di Hattin (1187).
La cittadella ha una triplice cinta di mura risalenti al XII secolo, intervallate da torri e bastioni databili dalla fondazione crociata fino all'epoca Mamelucca.
Localizzazione: Palazzo Pitti - Limonaia (Firenze)
Periodo: dal 13 luglio all'11 ottobre 2009
Info: Tel. 055.294883 - 055.2654321 - www.palazzopitti.it

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