giovedì 17 giugno 2010

Quel che rimane del Caravaggio


L'agenzia giornalistica Ansa ha diffuso, oggi, la notizia che sono stati individuati i resti del famoso pittore Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio. E' questa la conclusione della ricerca presentata dal Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali ed ambientali.
I resti del famoso pittore, alla fine della conferenza, sono stati esposti in una teca all'ingresso del teatro Alighieri di Ravenna.
La ricerca, coordinata dal professor Giorgio Gruppioni, aveva avuto inizio nel cimitero di Porto Ercole, in provincia di Grosseto, dove si voleva fossero custoditi i resti del Caravaggio, qui sepolto nel 1610. Gli scienziati hanno datato i campioni, escludendo quelli appartenenti a donne e bambini. Hanno verificato se nei frammenti compatibili ci fossero concentrazioni alte di piombo e mercurio, presenti nei colori utilizzati dai pittori dell'epoca e confrontato il Dna con quello dei presunti discendenti del Caravaggio, vale a dire con coloro che portano il cognome di Merisi.
Queste operazioni hanno permesso di individuare delle ossa che sono state ritenute quelle del pittore con una certezza dell'85%.

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