Ad Ortucchio, in provincia de L'Aquila, durante i lavori per la realizzazione di un canale, è emersa una necropoli di età romana, scavata completamente nel terreno naturale. La necropoli è formata da fango sabbioso di origine lacustre ed è composta di tombe a camera.
Fuori da una di queste tombe è stato rinvenuto una sorta di ripostiglio, in cui gli archeologi hanno ritrovato vasellame integro, brocche, olle, piatti, usato dai familiari del defunto per il pasto commemorativo e poi lasciato sul luogo. Sono oltre novanta i reperti ritrovati, per mezzo dei quali si può datare la necropoli alla seconda metà del II secolo a.C.. L'ingresso alle tombe era assicurato da alcuni gradini, che superavano il dislivello con l'antico piano stradale, parzialmente coincidente con il moderno. Una volta discesi i gradini, si percorreva un corridoio stretto tra alte pareti che immetteva in una piccola grotta dove il defunto era deposto su una banchina rialzata.
Quella di Ortucchio è la prima scoperta di tombe simili in tutto il territorio della Marsica. Da non trascurare il ritrovamento dei corredi con i quali i defunti sono stati deposti.
Fuori da una di queste tombe è stato rinvenuto una sorta di ripostiglio, in cui gli archeologi hanno ritrovato vasellame integro, brocche, olle, piatti, usato dai familiari del defunto per il pasto commemorativo e poi lasciato sul luogo. Sono oltre novanta i reperti ritrovati, per mezzo dei quali si può datare la necropoli alla seconda metà del II secolo a.C.. L'ingresso alle tombe era assicurato da alcuni gradini, che superavano il dislivello con l'antico piano stradale, parzialmente coincidente con il moderno. Una volta discesi i gradini, si percorreva un corridoio stretto tra alte pareti che immetteva in una piccola grotta dove il defunto era deposto su una banchina rialzata.
Quella di Ortucchio è la prima scoperta di tombe simili in tutto il territorio della Marsica. Da non trascurare il ritrovamento dei corredi con i quali i defunti sono stati deposti.
Nessun commento:
Posta un commento