Aversa, gli affreschi di Sant'Antonio al Seggio (Foto: archeomedia.net) |
Nella chiesa di Sant'Antonio ad Aversa sono emersi affreschi interessantissimi durante i lavori di restauro nel chiostro del complesso conventuale di Sant'Antonio al Seggio. Alcuni saggi hanno permesso di stabilire l'esistenza di un ciclo decorativo che poi fu coperta da una consistente imbiancatura. Da questi saggi è emersa parte di un'ampia decorazione a fogliami, all'interno della quale sono posizionate immagini di sante e santi dell'rodine francescano.
Tra questi ultimi compare il volto di una suora, con l'abito delle clarisse, forse Santa Chiara, riconoscibile dal libro della Regola che la santa stringe sul cuore e una figura di frate giovane la cui mano destra presenta il segno delle stimmate, che fa pensare a San Francesco.
Le fonti attestano che il complesso conventuale di Sant'Antonio al Seggio è uno dei più antichi insediamenti francescani della Campania, e la chiesa è la più antica tra quelle dedicate al santo di Padova, dal momento che alcune fonti documentarie - come il Codice di San Biagio - la riportano fin dal 1232, anno della canonizzazione del santo, morto nel 1231. Il convento fu fondato nel XIII secolo, contemporaneamente all'arrivo dei francescani in città, probabilmente favorito dal vescovo diocesano Giovanni Lamberto, che fu amico di San Francesco. Ampliato e arricchito in varie fasi, in seguito ai terremoti del XV e XVII secolo fu restaurato e adattato secondo le esigenze del tempo, sempre conservando le originarie strutture gotiche, come nel chiostro trecentesco che conserva le arcate e le volte ogivali.
Tra questi ultimi compare il volto di una suora, con l'abito delle clarisse, forse Santa Chiara, riconoscibile dal libro della Regola che la santa stringe sul cuore e una figura di frate giovane la cui mano destra presenta il segno delle stimmate, che fa pensare a San Francesco.
Le fonti attestano che il complesso conventuale di Sant'Antonio al Seggio è uno dei più antichi insediamenti francescani della Campania, e la chiesa è la più antica tra quelle dedicate al santo di Padova, dal momento che alcune fonti documentarie - come il Codice di San Biagio - la riportano fin dal 1232, anno della canonizzazione del santo, morto nel 1231. Il convento fu fondato nel XIII secolo, contemporaneamente all'arrivo dei francescani in città, probabilmente favorito dal vescovo diocesano Giovanni Lamberto, che fu amico di San Francesco. Ampliato e arricchito in varie fasi, in seguito ai terremoti del XV e XVII secolo fu restaurato e adattato secondo le esigenze del tempo, sempre conservando le originarie strutture gotiche, come nel chiostro trecentesco che conserva le arcate e le volte ogivali.
Fonte:
archeomedia.net
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