sabato 30 gennaio 2010

Il sarcofago di Cesarea

In questi giorni si espone, al pubblico, un reperto piuttosto particolare. Si tratta di un sarcofago di eccezionali dimensioni e di notevole fattura, certamente commissionato da un ricco personaggio appartenente alla città di Cesarea, nella Palestina romana.
La città era, un tempo, un ricco centro di traffici commerciali e la sua prosperità può dedursi dalla presenza di un grandioso acquedotto e di un palazzo reale con piscina enorme, dei quali, però, sono visibili solo pochissimi resti.
Il coperchio del sarcofago, che da solo pesa 4 tonnellate, è decorato con un serpente e con teste di medusa alle quali si affiancano volti lieti e tristi dedotti dall'ambiente del teatro antico.
I sarcofagi erano sepolture molto comuni nel bacino del Mediterraneo, soprattutto nel periodo tra il II ed il V secolo d.C.. Essi rimarranno in uso anche in epoca cristiana. I sarcofagi sono composti di una cassa rettangolare che fungeva da ricettacolo per il corpo del defunto e di un coperchio. Solitamente venivano interrati all'interno di strutture monumentali, quali i mausolei, oppure in grotte sepolcrali di pietra. Per quel che riguarda gli antichi abitanti di Cesarea, essi venivano sepolti all'esterno del centro abitato.

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