lunedì 5 luglio 2010

Gladiatrice o...?


E' stata scoperta, vicino Hereford, in Inghilterra, una misteriosa sepoltura di epoca romana. Si tratta di una sepoltura femminile, risalente al I-II secolo d.C.. La donna sepolta era di corporatura piuttosto robusta ed è stata inumata in una bara di fattura accurata.
Robin Jackson, che da tre mesi sta scavando nel luogo per conto del Worcestershire Council's Historic Environment and Archaeology Service, ha dichiarato di aver scoperto, sinora, quattro sepolture al di sotto di un edificio. Una di queste, appunto, è quella della misteriosa donna che, a giudicare dal fisico, deve aver lavorato piuttosto duramente, in vita. Jackson pensa che possa aver svolto lavori pesanti, anche se resta misterioso il motivo per il quale sia stata sepolta in una bara riservata, solitamente, a personaggi di alto rango.
Dapprincipio si è pensato che la sepoltura appartenesse ad un individuo di sesso maschile, a causa della lunghezza del femore. Ma un esperto di osteologia applicata all'archeologica ha esaminato le pelvi ed il teschio dello scheletro, che sono risultate possedere caratteristiche nettamente femminili.
La defunta, dunque, appare essere una donna fisicamente molto forte, soprattutto a giudicare dalla spina dorsale e dalle increspature sulla parte delle ossa dove muscoli e tendini erano una volta attaccati, e dove hanno lasciato la loro impronta.
Le ossa, ovviamente, dovranno essere analizzate in un laboratorio per fornire una data più precisa alla quale riferire la sepoltura, nonchè l'età della donna ed altre informazioni come l'altezza, lo stato di salute, la razza o la provenienza. Si pensa che sia necessario, per questo, almeno un anno di studio.
Lo scavo si trova alla periferia di Credenhill, a circa 6 chilometri ad ovest di Hereford, sul luogo dove sorgeva un villaggio romano chiamato Magnis, ora conosciuto come Kenchester, che era un importante mercato della tribù Dobunni. Il luogo è vicino, anche, ad una strada romana costruita nel I secolo d.C., che oggi corre tra Stretton Sugwas e Burcott.
La donna giaceva in posizione fetale ed i resti di tre stringhe di metallo e di legature decorative in bronzo suggerisce che la bara doveva essere molto larga. I modi di sepoltura, durante i quattro secoli di occupazione romana della Britannia, erano diversi. Cremazione, sepoltura in vasi, bare lignee o cadaveri avvolti in teli sono ugualmente attestati. Robin Jackson sostiene che era molto comune essere seppelliti, in epoca romana, in una bara di legno, ma questa sepoltura era solitamente appannaggio dei più abbienti.
Nella sepoltura di Hereford sono stati trovati anche vasellame ed ossa animali, il che suggerirebbe che la donna sia stata inumata con un'offerta di carne di manzo, cosa piuttosto comune.
A proposito di questo misterioso ritrovamento, la BBC ha parlato della possibilità che si tratti di una gladiatrice, ma Robin Jackson non è d'accordo, dal momento che non ci sono armi, disposte nella sepoltura, accanto al corpo della donna e non ci sono nemmeno altri oggetti caratteristici con i quali, normalmente, venivano sepolti i gladiatori. Per cui non ci sono che pochissime somiglianze tra la donna sepolta ad Hereford ed il corpo della gladiatrice ritrovato vicino il circo romano di Londra. Quest'ultima scoperta è stata fatta nel Sothwalk nel 2000, dall'equipe del British Museum.
La sepoltura animò molte discussioni, perchè era abbastanza chiaro che si trattava dell'ultima dimora di un grande gladiatore. Le gladiatrici erano una rarità in un mondo, quello dei gladiatori, esclusivamente riservato agli uomini. Queste donne, che svolgevano un lavoro tipicamente maschile, spesso pagavano questa loro "passione" non solo con la vita, ma soprattutto con la loro rispettabilità. Riguardo alla sepoltura londinese, che apparteneva, appunto, ad una di queste gladiatrici, si è pensato che la donna avesse raggiunto il successo nelle arene dell'Europa del nord. Sicuramente fu molto onorata in vita, ma poichè era "solo" una donna, non poteva mostrarsi dinnanzi alla folla che animava i circhi dell'antica Roma, che l'avrebbe sicuramente insultata. Così combattè e fu sepolta in qualche parte dell'impero, lontano dalle "luci dei riflettori".
Al British Museum è possibile ammirare un bellissimo rilievo raffigurante due gladiatrici che combattono. Questo rilievo fu fatto in occasione dell'affrancamento con onore di due combattenti dell'arena, Amazon ed Achilla, che probabilmente si guadagnarono la libertà con una serie di eccezionali performance. Questo rilievo è sicuramente la prova che anche le donne scendevano nell'arena per affrontarsi in ludi gladiatori. Non indossavano elmetti, come si deduce osservando il rilievo custodito al British, presumibilmente per far vedere che avevano capelli e fattezze femminili, e pare che combattessero preferibilmente di notte.

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