mercoledì 27 ottobre 2010

Apollo in terra d'Israele


Un raro sigillo di bronzo, a forma di anello, con l'immagine del volto del dio greco del Sole, Apollo, è stata scoperta a Tel Dor, nel nord d'Israele, dagli archeologi dell'Università di Haifa.
Un pezzo del genere, di estrema raffinatezza, è senza dubbio stato creato da un artista importante ed indica che le elites locali avevano sviluppato un tale gusto per l'arte e per l'abilità degli artisti da potersi permettere un capolavoro del genere pur vivendo in una cittadina di provincia e non nelle città più importanti del regno ellenistico.
Quando l'anello è stato recuperato da una sorta di butto nelle vicinanze di alcune strutture di epoca ellenistica, era ricoperto da strati di terra ed era piuttosto corroso. Gli archeologi non avevano alcuna indicazione su cosa avrebbe potuto rivelare la fisionomia della figura impressa sull'anello. Solo quando l'anello è stato ripulito nel laboratorio di Restauro e Conservazione dell'Istituto di Archeologia dell'Università Ebraica, è apparso il profilo di un giovane uomo senza barba, con capelli piuttosto lunghi, perfettamente rasato ed adornato con una corona d'alloro. L'anello è stato esaminato dalla Dottoressa Jessica Nitschke, professoressa di archeologia classica all'Università di Georgetown e dalla Dottoressa Rebecca Martin, dell'Università di Stato del Missouri. Entrambe hanno confermato che l'immagine sull'anello è quella di Apollo, una delle divinità più importanti dell'Olimpo greco, dio del sole, della luce, della musica e del canto.
Il contesto archeologico e lo stile in cui è stato forgiato l'anello, lo datano al IV od al III secolo a.C.. Questo genere di anello era utilizzato come sigillo oppure veniva dedicato nel tempio della divinità la cui effige è impressa sull'anello. Sin da quando è stato ritrovato in un contesto urbano ed in un normale scavo archeologico, la scoperta ha assunto un importante significato. Molti dei pezzi più piccoli, dal punto di vista artistico, creati nel Vicino Oriente hanno un'origine sconosciuta, dal momento che sono stati acquistati e venduti sul mercato antiquario attraverso percorsi per lo più illegali.
Quest'anello in particolare, attesta il carattere cosmopolita della regione, almeno fino a 2300 anni fa. Malgrado i danni causati dallo scorrere dei secoli, la sua alta qualità è facilmente riconoscibile. Il prezioso oggetto è stato trovato nella stessa area in cui è stata rinvenuta una piccola pietra preziosa con incisa l'effige di Alessandro Magno ed un raro e squisito pavimento musivo di epoca ellenistica, diseppelliti durante le prime stagioni di scavi. Tutte queste scoperte sono verosimilmente legate alle strutture circostanti, che sono attualmente in fase di scavo e che sembrano appartenere ad un grande edificio di notevole importanza.
Questi ritrovamenti indicano, inoltre, che la circolazione di oggetti d'arte di estrema raffinatezza non era circoscritta alle città più importanti del regno ellenistico, come Alessandria d'Egitto o Antiochia e Seleucia in Siria, dove la gran parte della popolazione era greca, ma era diffusa anche nei centri minori, come Dor, che era principalmente abitato da Fenici.
Il centro di Dor era un porto importante sulla costa del Mediterraneo dal 2000 a.C. fino al 250 d.C.. Oggetti di ispirazione greca, come anelli-sigillo e miniature inserite in gemme, cominciarono ad apparire in oriente all'epoca dell'impero persiano (VI-IV secolo a.C.) e divennero d'uso comune dopo la conquista della regione ad opera di Alessandro Magno. Successivamente la cittadina di Dor divenne uno dei centri principali di cultura greca in terra d'Israele e questo genere di cultura lasciò il segno anche dopo che Dor fu conquistata da Alessandro Ianneo, re di Giudea intorno al 100 d.C..
Dor è localizzata vicino alla spiaggia omonima, tra Haifa e Tel Aviv. E' stata scavata ininterrottamente negli ultimi trent'anni e presto farà parte del Parco Naturale che Israele ha intenzione di costituire nella zona.

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