lunedì 1 novembre 2010

Psusennes, il ricchissimo e dimenticato faraone


La tomba del faraone Psusennes I è ritenuta la più spettacolare scoperta mai fatta in Egitto. Come mai, allora, il mondo sembra ignorarla? E cosa può rivelare dell'antico Egitto?
Tanis, Egitto, 1939, una squadra di archeologi guidata dall'archeologo francese Pierre Montet disotterra una camera sepolcrale intatta, che contiene tesori tali da rivaleggiare con quelli ritrovati nella tomba di Tutankhamon, ritrovati appena dieci anni prima. Una delle più spettacolari scoperte effettuate nella cripta, è uno squisito sarcofago d'argento, appartenente al faraone Psusennes I un, almeno finora, oscuro potente che governò l'Egitto più di 3000 anni fa, durante uno dei periodi più difficili per il paese. La scoperta della tomba di Psusennes non destò alcun clamore, nell'ambiente scientifico.
Dopo aver fatto questa scoperta sensazionale, Montet raggiunse la sua famiglia in Europa, prima che scoppiasse la guerra ed il tesoro che aveva trovato, comprendente la maschera d'oro di Psusennes I, fu trasportato al Cairo per sicurezza. Qui il tesoro d'argento del faraone rimase dimenticato e non studiato.
Ora un team di scienziati, comprendente la Dottoressa Salima Ikram, il Dottor Fawzy Gaballah ed il Dottor Peter Lavovara, ha deciso di dare un'altra occhiata ai resti del faraone, vissuto 3000 anni fa, ai suoi tesori ed alle note di scavo di Montet.
Psusennes governò l'Egitto alla fine del II millennio a.C., circa 300 anni dopo Tutankhamon. A quel tempo l'Egitto era un paese diviso nei due regni rivali del nord e del sud. La classe sacerdotale deteneva il potere nella parte sud del paese e governava da Tebe, mentre i faraoni deposti erano esiliati nel nord, a Tanis. Da Tanis Psusennes governò per circa 46 anni: lo studio dello scheletro di Psusennes mostra un uomo abituato ai lavori duri, che soffriva di problemi invalidanti di natura reumatica, ma arrivò abbastanza bene agli ottanta anni.
I cartigli di Psusennes offrirono agli archeologi degli indizi su come egli avesse accumulato la sua fortuna. Il primo di questi cartigli è stato trovato all'interno di un comune piatto d'argento, siglato con la firma di Psusennes insieme con una serie di iscrizioni geroglifiche che citavano i suoi titoli. Psusennes non era solo un faraone ma anche un alto sacerdote. Ulteriori indagini hanno svelato che sua figlia aveva sposato suo fratello, un alto sacerdote del sud dell'Egitto. Con questo matrimonio, Psusennes rafforzò il potere della sua famiglia e riunì il paese.
Il sarcofago di questo semi-ignoto faraone ha fornito, agli studiosi, un altro indizio sulla politica del Terzo Periodo Intermedio in Egitto. Su di esso, infatti, gli egittologi hanno trovato un cartiglio appartenente a Merenptah, figlio di Ramesses il Grande. Merenptah morì 150 anni prima dell'ascesa di Psusennes al potere. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che Psusennes aveva ricevuto il sarcofago di Merenptah come regalo ed aveva aggiunto la sua firma a quella del figlio di Ramses.

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