E' stata trovata, in Turchia, la tomba di un uomo vissuto 8.500 anni fa, con una punta di freccia ancora infissa nella colonna vertebrale. Probabilmente l'uomo è stato colpito da un arciere dall'alto, mentre stava correndo nella pianura.
La punta della freccia ritrovata infissa nella colonna vertebrale dell'uomo è in selce ed è penetrata per 12 millimetri. Questo fa pensare che l'uomo sia morto rapidamente per emorragia. E' stato, successivamente, deposto in posizione fetale nel villaggio al quale apparteneva. L'attacco mortale, probabilmente, è avvenuto nelle vicinanze dello stesso villaggio, altrimenti il rigor mortis non avrebbe consentito di deporre il corpo in posizione fetale.
Il villaggio scavato dagli archeologi ha finora restituito sessanta sepolture del periodo neolitico e calcolitico.
La punta della freccia ritrovata infissa nella colonna vertebrale dell'uomo è in selce ed è penetrata per 12 millimetri. Questo fa pensare che l'uomo sia morto rapidamente per emorragia. E' stato, successivamente, deposto in posizione fetale nel villaggio al quale apparteneva. L'attacco mortale, probabilmente, è avvenuto nelle vicinanze dello stesso villaggio, altrimenti il rigor mortis non avrebbe consentito di deporre il corpo in posizione fetale.
Il villaggio scavato dagli archeologi ha finora restituito sessanta sepolture del periodo neolitico e calcolitico.
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